Ventiquattro anni, due scudetti, quattordici titoli italiani, undici record italiani, un titolo europeo, un record mondiale e diversi piazzamenti, un argento mondiale nella staffetta, due argenti mondiali nella staffetta, tre bronzi mondiali nella staffetta e tre nel combinato e un bronzo europeo nella staffetta. È il palmarès dell’atleta Serena Traversa, classe 1998, portacolori della Borgonese, squadra saldamente in vetta al campionato di serie A femminile del Volo.

Traversa ha iniziato a giocare alla Borgonese, società per la quale è stata tesserata dal 2004 al 2009, per poi indossare le casacche della Veloce Club, della Bocciofila Auxilium, della Zerbion, prima di tornare a casa alla Borgonese, squadra con la quale ha vinto uno scudetto Under 18 e due in serie A.

 

Come hai iniziato a giocare a bocce? “La mia prima volta in campo è stata grazie a mio fratello, che mi ha permesso, a sei anni, di provare l’ebbrezza del lancio di una boccia. Amore a prima vista e, da quel momento, non sono più uscita dalle corsie di gioco. Esistono anche alcuni pregiudizi sulla nostra disciplina, ma per superarli basta entrare in campo, ma anche provare a vedere un incontro di campionato o una gara”.

 

Quanto le bocce riempiono le tue giornate? “In pratica, tra allenamenti sul campo, un giorno sul tradizionale e uno sulle corse, fisici, incontri di campionato e gare, lo sport delle bocce riempie tutta la settimana. Chi gioca a bocce conosce i sacrifici che bisogna fare per mantenersi a livelli altissimi. La passione, però, ti fa superare ogni difficoltà”.

 

Il successo più bello? “La vittoria dell’Europeo nel Combinato a Saluzzo, sia perché è il risultato più importante che ho conseguito sia perché vincere in una prova individuale, a mio avviso, è più bello ed emozionante”.

 

La delusione più grande? “In Cina quando ho perso la finale della staffetta e a Martigues, in Francia, nel 2021, dove anche lì ho mancato per poco l’oro mondiale”.

 

Quale è il prossimo obiettivo di Serena Traversa? “Vincere il Mondiale è il mio sogno costante, insieme a quello di migliorare sempre di più, quest’ultimo presupposto per l’obiettivo iridato, poiché il contesto internazionale del Volo è molto competitivo”.

 

In generale c’è qualche modifica che faresti alla disciplina? “Non credo che siano necessarie particolari modifiche al nostro sport. Serve solo cambiare la mentalità degli addetti ai lavori. Siamo uno sport a tutti gli effetti e tocca a noi dimostrarlo. Sicuramente, aumentare sempre di più la visibilità, come si sta facendo, per esempio, con le dirette di Canale Italia, potrebbe essere una strada per crescere sempre di più”.

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