Francesca Carlini, atleta classe 1995, portacolori della Borgonese, è stata tra le protagoniste, nell’ottobre 2021, del Mondiale di Alassio, cittadina ligure che il prossimo fine settimana ospiterà la tradizionale Targa d’Oro.

Due le medaglie conquistate ‘in casa’ nella provincia savonese (la campionessa risiede a Carcare, provincia di Savona, a una sessantina di chilometri da Alassio, ndr). “Vincere un Mondiale nella propria terra è un qualcosa che difficilmente si può spiegare”, ha ammesso Francesca Carlini.

 

Ad Alassio, la 27enne atleta ligure vinse l’oro in coppia con Valentina Basei e l’argento nella coppia mista con Luigi Grattapaglia. E nel palazzetto dello sport alassino, Carlini tornerà nel prossimo fine settimana per prender parte alla Targa Rosa, kermesse che la vedrà impegnata in coppia con Marika Depetris, compagna di club e di nazionale.  

 

Francesca Carlini, prima di dedicarsi completamente allo sport delle bocce, ha giocato anche a calcio, “ho fatto sia il portiere che il centrocampista”.

 

Quando ha deciso di dedicarsi soltanto allo sport delle bocce? “Mi sono dedicata completamente alla mia grande passione boccistica quando, per questioni d’età, nel calcio non potevo più continuare a giocare in squadre miste, perché team femminili vicino casa non ce n’erano. Qualche partita di calcio la disputo nei tornei amatoriali sette contro sette”.

 

L’approccio alla disciplina boccistica come è avvenuta? “Mi sono avvicinata alle bocce a seguito di una iniziativa promozionale estiva, durante la quale si potevano provare le diverse discipline sportive – ha proseguito Carlini – Da quel momento non sono più uscita dai campi, ho ottenuto grandi soddisfazioni e lavoro per ottenere altri grandi successi”.

 

Nel suo palmares, oltre alle due medaglie mondiali di Alassio, anche cinque titoli italiani e due secondi posti agli Europei, entrambi nel 2017, uno a Saluzzo con la maglia azzurra in coppia con Gaia Falconieri, gli altri con la Borgonese e con la Forti Sani in prestito nella Coppa Europa.

 

Quale la prova preferita? “Mi piace molto il tiro di precisione e, per mantenere ottimi livelli, mi alleno almeno tre volte a settimana”, le parole di Francesca Carlini.

 

Se Francesca Carlini potesse vivere in un'altra epoca, quale sceglierebbe e perché? “Senza ombra di dubbio, tornerei indietro nel tempo nel periodo delle rivoluzioni, come nell’epoca della Rivoluzione Industriale, in quelle politiche del 1848, o anche Francese e Americana. Il motivo? A mio avviso, grazie a chi ha avuto il coraggio, nel corso della storia, di fare le rivoluzioni ci ha permesso di vivere nella nostra epoca, caratterizzata da civiltà, tecnologia e progresso”.

 

La persona perfetta per Francesca Carlini esiste? “Non esiste un ideale perfetto di persona, ognuno può dare e fare del suo meglio a proprio modo. Le imperfezioni ci rendono unici come individui, ma contribuiscono anche a migliorarci”.

 

C’è un film che Francesca preferisce più degli altri che ha avuto modo di vedere? “Uno dei tanti film che mi piace è ‘Bianca come il latte, rossa come il sangue’, perché parla di una ragazza giovane, malata di cancro, ed è un film che spiega come la sfortunata protagonista affronta la malattia, specialmente con il fidanzato che è molto apprensivo e farebbe di tutto per lei”.

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