“ Grude, 4-7 ottobre 2023. 22esima edizione Europeo Senior Maschile. Due medaglie d'argento e tre di bronzo ...” Inizia così il diario un po' malinconico della Nazionale Azzurra. Un Europeo ingrato per un'Italia che, ancora ebbra di Alassio 2018 (tre ori, un argento, un bronzo) non era mai uscita dalla competizione continentale con formula a 6 prove, senza aver conquistato almeno un titolo, salvo Rijeka 2006 (un argento, tre bronzi). Nella corsa all'oro, la targa del TIR francese si è via via involata, finendo assai lontana in fondo all'orizzonte del parabrezza delle diciassette partecipanti. E proprio l'Italia ha dovuto alzare quattro volte le braccia al cielo per arrendersi, non a Mercurio, ineguagliabile dio dei malandrini, ma agli atleti francesi : una in finale, due in semifinale, una nei quarti. 

Nella precisa disamina del commissario tecnico Piero Amerio emerge innanzitutto il rammarico per il valore delle medaglie conquistate. “ Dalla nazionale italiana – ha dichiarato – qualsiasi essa sia, ci si aspetta sempre e giustamente la conquista di uno o più ori, anche se dal punto di vista numerico siamo soddisfatti perchè 5 medaglie su 6 rappresentano un buon bottino. Ma entriamo nel dettaglio . Gigi Grattapaglia, pur essendo stato il miglior cecchino nella sommatoria delle prove disputate nel tiro di precisione, ha dovuto arrendersi in finale per qualche centimetro beffardo. Nel combinato, il giovane Gabriele Graziano, molto bravo nel reagire alla sconfitta della prima partita, e raggiungere comunque la finale, non è riuscito a concludere la prova decisiva, bene come l'aveva iniziata, offrendo al coriaceo avversario un paio di occasioni, subito colte. Il tiro progressivo ha visto all'opera un grandissimo Stefano Pegoraro che ha portato allo spareggio, con un punteggio altissimo, il super specialista francese. Peccato poi che una quasi impercettibile titubanza al fischio arbitrale sulla partenza dello spareggio, gli abbia impedito l'esecuzione perfetta della prima bocciata, condizionando prima e pregiudicando poi , l'esito stesso dello spareggio perso per una sola bocciata. Ecco , questi sono i rammarichi più grossi, perchè in queste prove siamo stati assolutamente all'altezza di chi poi ha vinto. Da qualche anno – ha proseguito Amerio – stiamo constatando e dicendo che il livello tecnico generale è aumentato e adesso possiamo tranquillamente affermare che arrivare a medaglia non è più scontato in nessuna prova. E' necessario essere perfettamente in bolla già dal primo minuto della prima partita, altrimenti si rischia di complicarsi in modo esponenziale il cammino verso il podio, com'è successo a noi nella coppia e nel combinato".

Il solito genovese a questo punto avrebbe suggerito : cola e vira de bordu (inghiotti e gira la prua). 

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