Si è rinnovato a Biella, nel bocciodromo comunale, un appuntamento storico, entrato nella tradizione bocciofila di Italia e Francia, due nazioni che hanno fatto della sfida amichevole un motivo che va oltre il mero confronto tecnico. Francesco Feruglio, Luigi Grattapaglia, Gabriele Graziano, Daniele Grosso, Matteo Mana, Luca Melignano, Stefano Pegoraro e Alex Zoia, sono gli otto moschettieri che il citì Piero Amerio, coadiuvato dal vice coach Carlo Pastre, ha opposto a Roman Garcia, Cedric Cazorla, Guillame Abelfo, Sebastien Leiva Marcon, Julien Molager, Nicolas Bourrin, Cedric Roche, Matheo Roffino, per una sfida infinita durata 39 prove, di cui 22 vinte ed una pareggiata dalla selezione azzurra. “Sportivamente parlando – ha dichiarato Piero Amerio – avendo vinto è sicuramente facile e forse anche banale dire che sono soddisfatto, ma in questo caso la mia soddisfazione va oltre perchè ho visto un'ottima interazione tra gli atleti ed una grande dedizione, volotnà e determinazione nell'affrontare una due giorni tutt'altro che facile, viste le molte sessioni di gioco con molti turni in ognuna di esse, il tutto condito da avversari agguerriti ed anch'essi determinati".

L'Italia è partita con il piede giusto il sabato mattina, aggiudicandosi ben 7 delle 8 prove in palio, di cui cinque sul filo di lana. La reazione dei ragazzi francesi si è concretata nel pomeriggio, portando il parziale sul 20-18 prima dell'ultimo turno pomeridiano. “E a quel punto – aggiunge Amerio – sono stati bravi i nostri atleti a ricompattarsi, anche sulla spinta di capitan Gigi Grattapaglia che voleva a tutti i costi fermare l'emorragia, e vincere tre della quattro prove restanti”.

Il sostanziale equilibrio nel turno serale, si è rotto a favore degli azzurri per due punti in più (3 vittorie e un pareggio su 6 prove), proiettando l'Italia alle sfide domenicali in vantaggio per 33 a 25, con ancora 20 punti in palio. E già nel primo turno la selezione italiana ha messo al sicuro il risultato finale con 5 vittorie su 6 prove, merito di un volume di gioco davvero notevole. Il commissario tecnico Piero Amerio ha voluto sottolineare “l'ottima organizzazione da parte della città di Biella, con in testa il sindaco e tutti i volontari della società Gaglianico che si sono adoperati in modo esemplare affinché tutto procedesse nel migliore dei modi, ed ai quali vanno i miei personali ringraziamenti e complimenti. Ovviamente non posso non ringraziare i miei collaboratori, Carlo Pastre, il coordinatore nazionale Roberto Favre, con i quali c'è sempre un'ottima intesa e sinergia, oltre a Valerio Remino, la cui presenza sempre molto discreta, ma enormemente sostanziale, è diventata ormai un punto di riferimento. E infine, ai ragazzi, un semplice ma grande GRAZIE per aver saputo affrontare, mettendo in pratica tutto il necessario, questa maratona boccistica nel migliore dei modi. Una piccola menzione speciale per il più giovane del gruppo, Gabriele Graziano, che con cinque vittorie su sette è riuscito ad essere, nella sua Biella, un buon profeta in patria“.

“È doveroso sottolineare – ha dichiarato il vicepresidente della FIB Roberto Favre – che è mancato il pubblico delle grandi occasioni. Tutto ciò deve far riflettere: l’obiettivo della Federazione è sempre quello di far conoscere il nostro sport non solo ai territori consolidati da anni, come Piemonte o Liguria, per esempio, ma anche al resto d’Italia. Solo in questo modo potremmo portare avanti il lavoro in tema di immagine e comunicazione”.

 

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