Laura Picchio, classe 2003, al primo anno da senior e da due nel Club Giovani Azzurri, è un’atleta che, dopo aver vinto titoli italiani ed europei tra gli juniores, punta a imporsi anche nella nuova categoria con un obiettivo ben preciso: il titolo Mondiale della Raffa.

 

“Quando ho iniziato a giocare a bocce dieci anni fa, grazie al mio allenatore Vincenzo Castignani, mai avrei immaginato di poter raggiungere i massimi livelli – ha esordito Laura Picchio – La prima vittoria importante nel Belpaese sono stati i Campionati Italiani Individuale Under 15 a Jesi contro Nicole Marchetti; mentre, i primi successi internazionali sono stati i due titoli europei, individuale e a coppia con Nicole Marchetti, ottenuti in Germania”.

 

L’atleta, portacolori della Bocciofila Spello, frequenta l’ultimo anno del Liceo Scientifico, specializzazione Scienze Applicate, di Foligno e ancora non ha le idee chiare sul futuro e, alla domanda quale è il lavoro dei tuoi sogni, risponde: “Mi piacerebbe fare la fisioterapista o lavorare nell’ambito delle Scienze Motorie”.

“Sto anche pensando di iscrivermi alla Facoltà di Economia – ha proseguito Laura Picchio – Diciamo che i sogni sono tanti e questo è un periodo fondamentale per il mio futuro”.

 

Come immagini il tuo futuro fuori dal mondo boccistico? “Sogno di avere un lavoro appagante, che possa rendermi felice, ma che mi lasci il tempo libero per poter continuare a giocare a bocce ad alti livelli almeno fino a dopo i cinquanta anni. Mi auguro una lunga carriera, da conciliare con una bella famiglia e, magari, con un paio di figli che possano condividere questa mia grande passione per lo sport delle bocce”.

“Il mio futuro dovrà intrecciarsi con le bocce”, ha sottolineato.

“Non vedo un futuro diverso, perché le bocce, per me, sono un impegno quotidiano – ha spiegato – Mi alleno tutti i giorni sul campo, tre volte esercito i gesti tecnici, altri due giorni sono sul campo con i miei compagni di squadra della Sant’Angelo Montegrillo. Inoltre, mi alleno fisicamente con corsa o esercizi anaerobici. Durante il fine settimana gareggio”.

 

Una gioventù decisamente diversa rispetto a quella delle tue coetanee. “Decisamente, ma non mi pesa. D’altronde, la vita degli sportivi è costellata di sacrifici, che vengono ripagati coi grandi successi. Quando posso, fuori dagli impegni sportivi, però, anche a me piace uscire, stare con gli amici, organizzare gite, come tutti i ragazzi. È ovvio che la differenza con i miei coetanei risiede anche negli orari. La sera preferisco andare a dormire presto per favorire il recupero fisico, anche perché, nel fine settimana, per gareggiare, macino centinaia di chilometri. Tutto questo, comunque, è realizzabile grazie all’appoggio di mio padre Francesco, mia madre Emilia e anche di mia sorella Elisa, che non mancano mai ai miei impegni sportivi”.

 

Un suggerimento che daresti a chi governa oggi? “Sicuramente chiederei maggiore attenzione per lo sport nei giovani, magari, sul modello americano, inserendo la pratica sportiva agonistica a scuola, come nei college. Inoltre, chiederei alle istituzioni sportive e, per essa anche a quelle politiche, di favorire, attraverso lo stanziamento delle necessarie risorse alle rispettive Federazioni, la migliore conoscenza di tutti gli sport, come le bocce, disciplina altamente spettacolare. Ma cosa che mi preme oggi è chiedere che si lavori per assicurare un futuro di pace”.

 

La 18enne umbra, quest’anno, è stata chiamata a un’esperienza nuova, in forza (in prestito) alla squadra maschile della Sant’Angelo Montegrillo, formazione di serie A2. Picchio ha già avuto modo di esordire in campionato per una novità assoluta nei campionati maschili. Debutto vittorioso contro il Nuovo Grifone Latina (ha giocato in coppia con Stefano Maccarelli) e, seconda presenza, nel derby di Perugia contro il Sant’Erminio, giocando in coppia con Giancarlo Gori.

“Sono orgogliosa di far parte di questo progetto, ma anche che la società Sant’Angelo Montegrillo abbia voluto investire sulla mia persona, per il mio prosieguo sportivo. Si tratta di un’esperienza, infatti, che sarà importante per il mio futuro boccistico – ha proseguito Laura PicchioMi farà crescere tecnicamente e psicologicamente. Questo è l’esempio di come le bocce siano altamente inclusive. È difficile che una donna possa giocare titolare nei campionati a squadre, tra i senior, in altre discipline sportive”.

Per chiudere, oltre allo sport delle bocce, quale disciplina segui? “Ho praticato pallavolo e nuoto. Mi piace anche il calcio e, dal colore delle mie bocce, si evince la mia fede per l’Inter”.

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