Va di corsa, Marina Braconi, fresca vincitrice del titolo italiano di categoria A. Stagione memorabile, la sua, culminata con il successo più bello, il più importante della sua carriera, ottenuto sulle corsie dell’Orobica Slega di Bergamo. Con i colori della Bentivoglio ha raggiunto la soddisfazione di conquistare il secondo posto ai Campionati Italiani di Seconda Categoria, perdendo la finale soltanto dopo i tiri al pallino, contro la Cacciatori di Salerno: “E’ stata un’esperienza che non dimenticherò mai, grazie anche al rapporto speciale che si è instaurato subito con i miei compagni”. Due anni fa, all’epoca dell’A1, perse il titolo contro Elisa Luccarini (sua compagna di squadra). Stavolta, però, non se l’è lasciato sfuggire: “Nella finale precedente ero stata sopraffatta dall’emozione, tant’è che non riuscii ad esprimermi al meglio delle mie possibilità. Quest’anno, invece, ho cercato di non pensare a chi stessi affrontando”, racconta la campionessa di Recanati.


Una vita per lo sport: fra i 13 e i 18 anni ha praticato anche atletica leggera, conseguendo ottimi risultati a livello regionale. “Le mie specialità? I 100 metri e il salto in lungo”. Ma la passione per le bocce non è mai tramontata. “Ho iniziato a giocare all’età di sei anni, grazie a mio papà. Da bambina mi vergognavo quando dicevo ai miei amici che giocavo a bocce. Ora ne vado fiera e in campo scendo con un entusiasmo ancora maggiore di allora. Si sta lavorando intensamente nelle scuole, per incentivare quello che, per me, è uno sport bellissimo”.


Dopo aver interrotto per circa dieci anni (“durante la gioventù si è catturati anche da altri interessi”), la giovane Marina ha rimesso piede nei bocciodromi a trent’anni, nel 2008. E, da allora, non si è più fermata. La sua carriera è decollata: “Ho militato in tutte le categorie e, dopo due anni in A, sono approdata in A1 nel 2011”. Disputa circa una cinquantina di gare l’anno, sia individuali femminili, sia serali miste, in coppia con Elisa Luccarini (campionessa mondiale in carica). Non si perde un appuntamento: “Mi alleno due/tre ore a settimana e sono in gara tutte le domeniche”. Per un’atleta del suo livello i sacrifici sono all’ordine del giorno: “Se vuoi ottenere risultati, nello sport, devi essere disposto a compierne di grandi. Ai giovani che desiderano avvicinarsi alla nostra disciplina consiglio di allenarsi, divertendosi”. Medaglia d’argento ai Mondiali a Squadre nel 2015, Marina Braconi è una bocciatrice nata (in campionato giocava sì in coppia con Elisa Luccarini ma occupava anche il ruolo di tiratrice di terna).


Dopo il titolo italiano si è abbracciata con il nuovo Ct della Nazionale femminile, la pluricampionessa Germana Cantarini: “Siamo legate da una bella amicizia. Germana aveva a cuore che vincessi il mio primo titolo”. Dedica la vittoria a chi più di tutti le ha offerto l’opportunità di salire così in alto: “A mio padre, giocatore e arbitro regionale, appassionato di bocce per 50 anni, che da Lassù ha fatto il tifo per me. Rivolgo un ringraziamento particolare alla mia società, la Bentivoglio, che mi ha adottato come una figlia e ad Elisa Luccarini che, nonostante ci contendessimo il titolo nella finale, rimane la mia tifosa numero uno. Infine un grazie va agli amici per il loro sostegno, sia a quelli presenti a Bergamo, sia a coloro che non hanno potuto assistere al Campionato”.


Nella foto: Marina Braconi ed Elisa Luccarini premiate dal Presidente Federale, Marco Giunio De Sanctis
 

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