Con 34 comitati ai nastri di partenza, definitivamente varata la Coppa Italia femminile a squadre della raffa nella sua prima edizione del 2017. Autentica novità di rilievo per il settore rosa delle bocce sintetiche, la competizione è strutturata nella maniera classica e ormai ultra-rodata dei campionati di società, con un doppio turno di gioco: nel primo due set di terna e di individuale, nel secondo una doppia coppia. Il regolamento è quello valido per lo “Sport per Tutti”.


Che l’iniziativa sia stata gradita dagli appassionati, dalle atlete e dai dirigenti è evidente proprio dai numeri. 34 formazioni per una manifestazione neonata è infatti un gran bell’inizio. Importante senza dubbio per il panorama agonistico delle sfere colorate al femminile che così compiono un ulteriore passo sportivo in avanti, del quale si sentiva senza dubbio l’esigenza. Per essere maggiormente inclusivo, il torneo prevede l’utilizzo di atlete di tutte e tre le categorie e la possibilità di attingere a completamento della rosa, in caso si rendesse necessario, dalle categorie inferiori o anche da altri comitati della stessa regione, a fronte delle opportune autorizzazioni concesse anche dal Comitato tecnico.


La prima fase di qualificazione si concluderà entro il 16 luglio e sarà caratterizzato da incontri di andata e ritorno a eliminazione diretta, con eventuale “spareggio” ai pallini. La fase finale vedrà invece confronti diretti a un solo match nel palcoscenico del Centro tecnico federale di Roma, il 9 e 10 settembre.


Valentina Chicconi (foto), la giovane capitana ventiseienne della formazione veneta trionfatrice nell’altra novità in rosa di pochi mesi fa, il Trofeo delle regioni, di questa ulteriore nuova sfida pensa che “ce la meritiamo anche noi una Coppa. Giochiamo sempre in individuale e la squadra per tante donne è qualcosa di nuovo. Ci voleva”.


“Non tutte possono permettersi di partecipare alle gare - le fa eco Sanela Urbano, ventidue anni, componente di spicco del team di Frosinone - e questa manifestazione sarà senz’altro l'inizio per far fare un salto di qualità al mondo femminile delle bocce. Già all'ottagonale ho visto giocare ragazze della Calabria che non avevo mai incontrato prima. Non è tanto piacevole avere una passione e non riuscire a coltivarla a causa del posto in cui sei nato. Penso che è una buona occasione per giocare a bocce che in fondo è ciò che ci lega tutte”.


Dunque, con tali presupposti, sembra si stia preparando davvero un’altra occasione per divertirsi: pronti per seguire questo nuovo spettacolo targato Fib? (F.F.)


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