Sulla ruota del San Giacomo è uscita la quaterna. Dopo gli scudetti del 2018, 2020 e 2021, il team di Imperia si è appuntato sul petto la quarta stella, sottraendola alle grinfie della Valle Maira. In una torrida mattina, la sfida all'O.K. Caraglio, fra quelle che sono diventate le Avversarie d'Italia, vista la loro frequentazione alle final four (la sesta di seguito) e gli scontri diretti in finale (3 a 1 per gli imperiesi), ha rispettato la sceneggiatura del western, mantenendo viva la suspense sino all'ultima bocciata. I numeri della regular season con cui si sono presentate le sfidanti al match decisivo, consegnavano alla formazione di Dronero i favori del pronostico, alla luce delle sue tredici vittorie ed una sconfitta (proprio contro San Giacomo, la terza giornata), contro i dieci successi ed un pareggio della squadra ligure. Ma l'imprevedibile è la forza dello sport, e il San Giacomo ha dimostrato che nulla di matematico impronta il rendimento psicofisico degli uomini, costruendo una vittoria per molti versi pregna di significati. 

Come ha sottolineato il presidente neo campione d'Italia, Davide La Monica :” A caldo è difficile realizzare ciò che siamo riusciti a fare. Dopo le prime battute del campionato, abbiamo dovuto sopperire ad alcune assenze, come quella di Diego Rizzi, e subito ci hanno dato come seconda, terza forza del campionato. Ma non ci siamo fatti condizionare, mostrando sul campo la coesione del nostro gruppo, onorando il titolo di cui eravamo i detentori. Ci abbiamo sempre creduto. Questo è un successo indimenticabile. E' il quarto titolo; forse il più bello. Non faccio classifiche di merito. Sono stati tutti grandi, al di là di alcuni episodi determinanti “. 

La Valle Maira ha dato l'impressione di una Formula Uno a cui non è riuscito di inserire la sesta marcia. Anche il suo presidente Franco Barbero è di questo avviso. “ Abbiamo dominato un'intera stagione – ha esordito – e non siamo riusciti a darle concretezza. Ovviamente c'era l'ambizione di poter vincere il nono titolo. In semifinale abbiamo dovuto soffrire situazioni al cardiopalma. In finale sapevamo di doverci esprimere al duecento per cento. Invece in alcuni episodi non siamo stati all'altezza. Tipo la sconfitta a terne sul vantaggio di 7 a 1; a coppie ci sono mancate tre, quattro bocce... Non so, forse è un limite mentale. Ma ai giocatori non devo imputare nulla; hanno dato tutto. Alla fine dover vincere quattro prove individuali sarebbe stata un'impresa “. 

La sfida scudetto si è aperta all'insegna dell'equilibrio. Successo dei droneresi Nassa-Dutto-Bottero su Arcolao-Calissi-Parola per 6-4, con un super Bottero (12 su 13, di cui 2 ferme), e vittoria imperiese di Amormino-Torre-Laigueglia (Sciortino), strappata in extremis nelle giocate supplementari, sullo svantaggio di 5-7 (finita 10-8 per i liguri). Sul parziale di 2-2, è stato l'eterno Laigueglia a regalare il vantaggio al San Giacomo, svettando nel tiro di precisione contro Galanti, con un fantastico pallino finale (37-27). L'epilogo delle prove a coppie ha improntato il match su binari già importanti. Il tecnico valligiano, Gian Luigi Luciano, ha optato per gli imbattuti tandem Dutto-Chiapello e Nassa-Bottero, mentre con Diglaudi, anziché schierare Cometto (22 punti su 24, miglior coppia del campionato), ha proposto Martino. Sul fronte opposto, entrambi i successi, sono arrivati in extremis. Amormino-Laigueglia hanno tenuto testa a Nassa-Bottero sino al 5-5, e nelle battute conclusive hanno estratto il veleno della classe dalla coda (9-6). Altrettanto hanno fatto Arcolao-Torre, inseguendo Diglaudi-Martino (5-5) e trovando un superbo annullo sul pallino da parte di Arcolao che è poi valso la vittoria (6-5). Di natura diversa il confronto che ha visto Sciortino-Calissi cedere 8-5 a Chiapello-Dutto. Quest'ultimo ha costretto Calissi ad un autentico bombardamento (18 su 22, con 2 carreaux e una ferma). E' finita 8-5. Tensione al massimo per l'ultima corsa riservata ai solisti, sul vantaggio già significativo di 8-4 per San Giacomo. Il primo a concludere l'impegno è stato il dronerese Martino (13-5 su Arcolao). Sul campo 4, Diglaudi ha reagito allo svantaggio di 5-9 e in progressione ha raggiunto e sconfitto Arcolao (13-12). Chiapello è partito lancia in resta contro Torre (7-2), poi ha rischiato sul 9-7, ma alla fine ha timbrato per 12-7, portanto temporaneamente a 10 i punti della Valle Maira. Ma il successo, mai in discussione, di Amormino su Bottero (sostituito sul 7-1 da Nassa), ha trovato quello decisivo di Calissi, che dopo aver lottato in altalena con Dutto, si è esaltato cogliendo la bocciata finale dello scudetto. 

Gli interpreti del campionato del San Giacomo : Saverio Amormino, Mickael Arcolao, Matteo Berno, Christophe Calissi, Carlo Coppa, Daniele Ghigliazza, Gianni Laigueglia, Davide La Monica, Danilo Meli, Alessandro Parola, Frederick Sciortino, Walter Torre. Allenatore tecnico, Valter Gazzano; vice Riccardo Carrai. 

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