Tanto tuonò che piovve. In tutti i sensi. Sia sotto il profilo meteorologico, sotto forma di diluvio che ha ostacolato il regolare svolgimento delle gare di raffa, volo e petanque, ai World Games di Wroclaw, sia sotto quello statistico, visto che l'Italia vinse il suo ultimo oro con le piccole bocce nel 2001. Dopo 16 anni, grazie alla coppia Fabio Dutto – Diego Rizzi, la nazionale azzurra è riuscita a rifregiarsi della medaglia d'oro, impreziosita da quella di bronzo nel tiro di precisione dello stesso Rizzi, per altro autore di una performance da 67 punti che ha eguagliato il record del mondo.








Il tandem azzurro aveva corso un serio rischio proprio in avvio di qualifica contro l'ostico Madagascar. Eloquente il punteggio di 10-9 su cui Rizzi tiene a sottolineare: ”I nostri avversari hanno fallito tre bocciate per vincere il match, ed io non sono stato fortunato nel colpire due pallini che non hanno voluto uscire per due volte consecutive. A parte ciò il percorso si è poi fatto più agevole ed abbiamo legittimato il successo giocando ad altissimo livello. E' stato questo l'ostacolo più ostico. Con Fabio l'intesa è stata ottima. Una medaglia tutta dedicata alla mia ragazza, ai miei genitori e ad una persona speciale“. Dopo la coppia malgascia, gli azzurri non hanno lasciato neppure il punto della bandiera al tandem polacco (13-0) e in semifinale si sono sbarazzati della Spagna con il punteggio di 13-8. Dutto e Rizzi hanno poi sbrigato la pratica finale contro la temibile Thailandia, grazie ad un 13-3 che si commenta da solo, in questa progressione: 2-0, 4-0, 4-3, 7-3, 8-3, 10-3, 13-3. Per il cuneese Dutto è arrivato il secondo oro nei Giochi Mondiali. “Sono molto contento – ha affermato Fabio – di questa nuova affermazione mondiale. La dedico a mia moglie. Ora spero di ripetere questa prestazione agli europei che si svolgeranno a settembre in Francia, e ringrazio il cittì Riccardo Capaccioni per avermi convocato”.








Per Rizzi “Diego e lode”, 23 anni a settembre, ed un curriculum già da esclusivo club delle stelle, le premesse per porre un altro prezioso sigillo, c'erano tutte. Quello score di 67 in avvio di tiro di precisione, pareva il giusto viatico verso l'ennesima consacrazione in questa specialità. Purtroppo il cammino dell'azzurro si è interrotto dinanzi al futuro vincitore dell'oro, il francese Locroix. E' finita 55 a 53. “E il modo ancor m'offende” dice Rizzi parafrasando Dante. E prosegue stizzito: ”Sono un… meglio non dirlo, perchè ho fallito il pallino per vincere... però un po' di fortuna, mai. Comunque una semifinale stellare. Peccato per quell'ultimo pallino. Sono contentissimo per aver eguagliato il record del mondo“. Diego ha poi messo le mani sul bronzo strappandolo al belga Claudy Weibel con il punteggio di 45-39.

 

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