Pierangelo Santelli è uno sportivo a tuttotondo: giocatore e dirigente. È atleta della Bocciofila Solaro e presidente del CIP Lombardia, rieletto per il quarto mandato.

“Al momento siamo fermi per via dell’emergenza sanitaria e della zona rossa – ha affermato Santelli – Abbiamo giocato a bocce, dopo il primo lockdown, fino a novembre e poi a gennaio. Ora aspettiamo che riapra il bocciodromo comunale di Solaro”.

“Abbiamo iniziato a giocare con la Bocciofila Solaro tre anni fa – ha ricordato Santelli – Siamo un gruppo di tredici atleti in carrozzina. Ci alleniamo con impegno e, soprattutto, ci divertiamo. A mio avviso, il più bravo è Giovanni Baruzza, poi c’è un altro gruppetto di quattro persone che può competere a livello nazionale”.

“Conosco da anni il presidente federale Marco Giunio De Sanctis, sin dalle sue prime esperienze al CIP, allorquando io ero un atleta paralimpico di diverse discipline – le parole di Santelli – So che quando si pone un obiettivo sa come raggiungerlo. Sono certo che il movimento boccistico paralimpico, grazie a lui, si svilupperà presto in tutta l’Italia. Ovviamente, dobbiamo solo aspettare la fine dell’emergenza sanitaria per ricominciare a pieno ritmo”.

L’attuale atleta della Solaro, negli anni trascorsi, ha vinto diversi titoli italiani nell’atletica e nel nuoto, è stato vice-campione d’Italia nel tennistavolo, conquistando un terzo posto tricolore nella pallacanestro in carrozzina. “Il mio record nei 200 metri stile libero è rimasto imbattuto per una decina d’anni”, racconta orgoglioso.

Santelli, poliomielitico dall’età di tre anni, ha giocato, tra i normodotati, a pallanuoto (nel Cus Milano, ndr) nel ruolo di centroboa.

“Oggi nella mia vita da sportivo ci sono le bocce in carrozzina e il ruolo di presidente del CIP Lombardia – ha sottolineato Santelli – Ho sempre portato avanti più attività insieme, una costante di tutta la vita. Poco prima delle bocce ho giocato anche a curling”.

Santelli ha vinto, a settembre 2020, una gara mista a coppia insieme all’ex iridato Roberto Antonini, “è stata una bellissima esperienza”, ha ricordato l’atleta e dirigente sportivo.

“Sentirsi dire da un giocatore del calibro di Antonini che potrei fare, senza problemi, il suo compagno di coppia è stata una bella soddisfazione – ha ammesso il portacolori della Solaro – A maggio si terrà a Padova un’altra manifestazione, questa volta nazionale, con coppie miste, un atleta paralimpico e uno normodotato”.

“Nello sport delle bocce paralimpiche ho trovato la mia nuova dimensione, anche se devo ammettere come sia riuscito a distinguermi in qualsiasi disciplina mi sia avvicinato – le parole di Santelli – Quando una persona ha lo sport nel sangue riesce subito a trovare i giusti equilibri e meccanismi”.

“Non mi alleno molto, visti i miei tanti impegni, ma riesco sempre a fare bella figura quando gareggio – ha concluso Santelli – Lo stesso Antonini mi ha detto che sono ben strutturato e di ottimo livello. Il titolo italiano nelle bocce mi manca. Chissà se riuscirò, prima o poi, a mettere in bacheca un nuovo tricolore in questa mia ennesima vita da sportivo”.

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