Sulla ruota del Volo, nella turca Mersin, teatro del primo storico Campionato del Mondo Senior congiunto, sono usciti un oro, tre argenti e un bronzo, bottino azzurro su sei dei titoli iridati in palio, in un contesto di 28 nazioni. E' toccato a Daniele Grosso, trentaquattrenne torinese in forza alla Brb, suonare la squilla in Casa Italia e in una passerella di emozioni in libertà, esaltare il gruppo azzurro con la medaglia più preziosa. Tornato in Nazionale dopo l'Europeo di Alassio 2018, Daniele ha coronato un altro sogno, quello di mettere in bacheca il sesto titolo mondiale, il primo nella categoria Senior. E il primo iridato nel tiro di precisione, dove aveva raccolto un argento da Under 23 e un bronzo da Senior, oltre ai record mondiali del 2008 e 2011.

Ancora scottato dalla mancata qualificazione in poule, nel combinato, “Tex Willer” non vedeva l'ora di sfoderare la sua Colt sul tappeto del tiro di precisione. Rimediando al punteggio iniziale di 11, grazie al successivo 20 ha afferrato il pass per i quarti e da lì in poi si è mosso come un semovente armato di cuore e grinta, ed ovviamente di precisione, partorendo gli score più alti rispetto al gruppo di sfidanti. 25 contro il monegasco Wael Laabidi, 22 in semifinale ai danni dello spagnolo Daniel Guillen, e infine il morso del cobra da 24 punti che ha annientato lo sloveno Marko Svara. L'euclideo mondiale di Grosso, ha riproposto le doti del fuoriclasse, un uomo stupito dalla bellezza del suo “mestiere”, un eterno ragazzo ancora entusiasta del proprio bocciare, respirando vibranti emozioni di agonismo e di vittoria.

Luigi Grattapaglia e Simone Nari sognavano di lucidare l'oro mondiale, bissando il titolo a coppie, ma la loro corsa si è interrotta proprio a un passo dall'obiettivo, complice il tandem croato composto da Marin Cubela e Karlo Saban. Dopo la sconfitta rimediata in poule per mano dei campioni iridati di Mersin 2019, i monegaschi Laugier-Garcia, gli azzurri hanno innestato il turbo, superando gli ostacoli turco, montenegrino, ancora monegasco ritrovato nei quarti, e sloveno in semifinale, contro quel Dejan Tonejc protagonista per cinque campionati nelle file italiane di Borgonese e Noventa. Una finale dai toni alti, difficile da ribaltare nel suo progredire.

Argento anche per l'accoppiata da corsa, Simone Pergoraro – Emanuele Ferrero. Dopo un 53 su 60, 51 su 60, e il 57 su 60, miglior punteggio fra gli saffettisti in gara, e al contempo un po' illusorio in procinto di disputare la sfida all'oro. Sono stati i francesi Alexandre Chirat e Frederic Marsens, a sgambettare gli azzurri al termine di testa a testa concluso sul 53/60 a 55/61.

L'intenso profumo dell'iride ha giocato un brutto scherzo a Pegoraro, impegnato nel tiro progressivo. I sogni mondiali del trentaduenne di Conegliano sono svaniti quando il francese Chirat ha messo sul tappeto una precisione superiore , culminata sui 48 bersagli, quattro in più dell'azzurro.

Grattapaglia, il più titolato della Banda Azzurra, a livello mondiale, non è riuscito a spezzare la determinazione dell'argentino Guillermo Montemerlo, e costretto alla resa in semifinale al termine di un match incertissimo. Montemerlo si è poi laureato campione superando lo sloveno
Erik Ceh.
Per il commissario tecnico Roberto Favre : “Si è trattato di una competizione dai contenuti tecnici elevatissimi. Sono contento per Grosso che ha conquistato il suo primo titolo mondiale da senior. Abbiamo lavorato molto in prospettiva e ci abbiamo creduto. Aver disputato quattro finali su sei è assai indicativo sulle prestazioni dei nostri atleti. Speravamo di strappare almeno un oro in più, ma non c'è rammarico perchè il livello dei nostri avversari è risultato altissimo. Basta guardare i risultati“.

 

 Tre medaglie d'oro, una d'argento e una di bronzo: questo il bilancio della spedizione della Raffa a Mersin, in Turchia, in occasione dei Campionati del Mondo di Bocce.
Luca Viscusi, nella prestigiosa specialità dell'Individuale Maschile, ha conquistato la maglia iridata superando per 12 a 2, nella finalissima, il brasiliano Jardel De Campos, giocatore spettacolare e concreto. La vittoria conferisce al 31enne campione di Erba una meritata statura internazionale. Viscusi - raccogliendo l'eredità sportiva di Gianluca Formicone, che aveva conquistato il titolo iridato nel 2019 a San Miguel de Tucuman - è arrivato "sul tetto del mondo" in virtù di una invidiabile solidità tecnica, unita a una rilevante sagacia tattica. Ai limiti della perfezione sono risultate le sue performance in terra turca.
Lo stesso Viscusi, con il recanatese Mirko Savoretti, ha dominato anche nella specialità Coppia. In finale, i due alfieri della società Caccialanza di Milano hanno sconfitto per 12 a 3 la rappresentativa dell'Algeria, guidata in panchina dall'italiano Domenico Sposetti. Il fatto che sul terzo gradino del podio in questa stessa specialità sia salita una formazione della Libia testimonia l'enorme crescita del movimento boccistico in nazioni che si sono da poco affacciate alla ribalta internazionale.
Primo posto anche per la Coppia Mista italiana: la 19enne Laura Picchio e il 39enne Giuliano Di Nicola hanno sconfitto con il punteggio di 12 a 2 i portacolori della Svizzera: Alessandra Pettinelli e Aramis Gianinazzi. Un plauso particolare alla perugina Laura Picchio per la personalità dimostrata e per la qualità della prestazione, che definire eccezionale potrebbe apparire riduttivo.
Si è invece dovuta accontentare della medaglia d'argento, nella specialità Individuale Femminile, Chiara Morano: la 36enne bolognese si è inchinata alla sanmarinese Stella Paoletti, apparsa più lucida e determinata nella partita decisiva.
Nella Coppia Femminile, le nostre rappresentanti - Lea Morano, sorella gemella di Chiara, e Sanela Urbano - sono state fermate in semifinale dalla formazione della Svizzera: per loro, dunque, una medaglia di bronzo.
Disco rosso, infine, per i nostri atleti nella specialità del Tiro di Precisione: la 27enne romana Sanela Urbano è stata eliminata nelle qualificazioni mentre il 45enne senese Luca Santucci ha subito una dolorosa sconfitta nei quarti di finale ad opera del rappresentante del Marocco.
Viva la soddisfazione all'interno della delegazione azzurra, guidata dal vice presidente vicario della FIB Moreno Rosati e composta - oltre che dai Commissari Tecnici Giuseppe Pallucca e Germana Cantarini - anche dal professor Granata, responsabile medico, dal fisioterapista Valerio Remino e dal preparatore atletico Dario Campana nonché dall'arbitro internazionale Alessandro Morani.
"Abbiamo vissuto una buona esperienza anche sotto il profilo umano" - ha detto Rosati (da poco nominato vice presidente vicario anche della Confederazione Boccistica Internazionale - "e l'unità di intenti ha prodotto ottimi risultati."
"Abbiamo lavorato sodo" - hanno aggiunto i responsabili tecnici Pallucca e Cantarini - "e siamo felici dell'impegno che ci hanno messo i nostri atleti. Con un po' di fortuna, avremmo potuto ottenere risultati ancora più eclatanti; ma, in ogni caso, giudichiamo assai positiva la prova complessiva della squadra azzurra."
Dello stesso parere Marco Giunio De Sanctis, presidente della Federazione Italiana Bocce.
"Sotto il profilo sportivo" - ha sottolineato - "il bilancio appare soddisfacente. Nella disciplina del Volo, avremmo potuto vincere almeno una medaglia d'oro in più. Nella Raffa, bene il settore Maschile, però meno bene quello Femminile, su cui ci sarà da lavorare, anche se la performance della giovane Laura Picchio è stata strabiliante. Tuttavia, l'aspetto più importante di questi Mondiali è il fatto che contestualmente si siano disputate le competizioni del Volo e della Raffa. Questa è la direzione giusta. A livello internazionale, le bocce devono parlare la medesima lingua: devono cioè essere in grado di interloquire in maniera univoca con il CIO. Solo così, infatti, potremo raggiungere quegli importanti traguardi che la nostra disciplina sportiva e la nostra Federazione meritano ampiamente."

 

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