Martina Ceriani, 23 anni, atleta di categoria A. Nel suo palmares ci sono 2 titoli tricolori individuali (Under 14 e Under 18) e una Coppa Italia Under 18 con la rappresentativa di Milano.

Ceriani, da quest’anno, gioca in forza alla Bocciofila Possaccio, team con cui disputerà il campionato di società. Con lei nella squadra allenata da Mauro Arlossi, anche Sara Ara, Natalia Combi, Claudia Lomazzi, Grazia Guazzoni ed Eugenia Vlad.

“È la mia prima esperienza lontano da casa e l’affronto con la consapevolezza che sarà un’avventura stimolante, sicuramente, di crescita sportiva e umana – ha affermato Martina Ceriani – Puntiamo a vincere il campionato e ringrazio il presidente Dario Mazzolini e il mister Mauro Arlossi per l’opportunità che mi hanno concesso. So che è presto per dirlo, ma questo è l’obiettivo a cui puntiamo. Siamo una squadra affiatata, composta da amiche prima che atlete. Per le nostre ambizioni, però, non appena l’emergenza sanitaria dovremo dare continuità agli allenamenti”.

Ceriani ricorda il suo approccio al mondo delle bocce e di quando “andavo alla Bocciofila La Vigna di Vignate con mio nonno Gianni, dove lui faceva il giardiniere”.

“Un giorno mi misi ad assistere ad alcune partite degli allora atleti del circolo e soltanto guardandoli mi appassionai a questa disciplina – il racconto di Martina Ceriani – Un giorno chiesi di poter entrare in campo per provare e, così, da sedici anni pratico questo sport”.

“Sono stata la prima in famiglia a giocare a bocce – sottolinea l’ex atleta della San Pedrino Paullo – Ho trascinato al bocciodromo anche le mie sorelle Eleonora e Rebecca, che oggi hanno, rispettivamente, 21 e 17 anni”.

“Ho avuto la fortuna di giocare e crescere con un gruppo di ragazze, oltreché con i ragazzi, con cui ho vinto una Coppa Italia juniores con la rappresentativa di Milano – ha proseguito Martina Ceriani – La particolarità dello sport delle bocce consiste nella sua inclusività e, così, insieme ai ragazzi ho festeggiato un titolo tricolore. Un qualcosa che negli altri sport non succede”.

“Ho avuto la fortuna di giocare insieme a un gruppo di persone che sono diventati anche amici fuori dai campi di bocce – ha spiegato la 23enne lombarda – Sulle corsie ho trovato anche l’amore e col mio ragazzo, spesso, giochiamo anche insieme nelle gare, tanto che quest’anno mi ha seguito anche alla Possaccio (si tratta dell’atleta di categoria A Michele Scapicchi, cresciuto in Umbria alla Gialletti, ndr)”.

“Mi piace giocare a bocce – spiega Ceriani – perché è uno sport in cui concentrazione, precisione e tattica sono fondamentali. Preferisco l’accosto, un gesto tecnico difficile nella sua esecuzione, perché un buon puntista deve avere una certa costanza per vincere le partite. Credo che giocherò ancora a lungo, perché, in primis, allenarmi e gareggiare mi diverte molto”.

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