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Nel 2010 usciva sugli schermi La Banda dei Babbi Natale, primo film con protagonisti tre campioni di questo sport

Dieci anni faMais Fanny et César, son père, l'en dissuadent au nom de l'honneur, et pour la sécurité et l'avenir de l'enfant. arrivò nelle sale cinematografiche il film “La banda dei Babbi Natale” con il famoso trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Si racconta di tre amici legati da una comune passione, il gioco delle bocce. Tre campioni, Biberon, Casanova e Sboccia i loro soprannomi, con la maglia della società The Charlatans di Milano. Per le riprese di gioco in questa divertente pellicola, fu chiamata una vera campionessa di bocce, la mondiale Sefora Corti. Allenatrice e controfigura. “Mentre insegnavo loro anche come tenere in mano una boccia - raccontò in un’intervista - mi sono così divertita che dal tanto ridere avevo le lacrime agli occhi. Aldo, Giovanni e Giacomo in privato sono ancora più spassosi e brillanti che al cinema”.

 

Davanti al commissario

 Il film, diretto da Paolo Genovese, non era il primo in Italia con immagini di questo sport perché erano già state proiettate pellicole con Aldo Fabrizi, la coppia Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e Paolo Villaggio. Ma erano camei, siparietti di partitelle ridicole e surreali che strappavano sorrisi. Nella Banda di Giacomo e compagni, invece, si racconta la storia di tre campioni di questo sport. Nella notte di Natale la polizia li ferma, vestiti da Babbi e in atteggiamento sospetto, e li porta in questura. Sono accusati di essere una famosa banda di ladri. Per scagionarsi raccontano al commissario Irene Bistettl (l’irresistibile Angela Finocchiaro) la storia della loro vita. Il disoccupato Aldo è un incallito scommettitore, Giovanni, veterinario, è impantanato in una situazione sentimentale assurda e Giacomo, uno stimato medico, vive nell’eterno ricordo della moglie. Il film è spassosissimo, pieno di colpi di scena. Prima dei titoli di coda si vedono i tre campioni impegnati in un torneo di bocce dove non sbagliano un tiro. Arrivano primi e vincono la prestigiosa coppa.

 

Il circolo di Giacomo

Alla prima della pellicola a Milano, Giacomo Poretti, uno degli interpreti, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, ad una precisa domanda  se avesse mai giocato a bocce, ricordò che lui conosceva molto bene questo gioco. ”A Busto Garolfo, dove sono nato, i miei genitori gestivano il Circolo Combattenti e Reduci. Alle cinque del pomeriggio tutti si sistemavano ai bordi del campo centrale dove iniziava la partita più importante: Enrico il becchino e Fabio il gommista contro i fratelli Gasparini, Mario e Ambrogio, fonditore e saldatore alla Franco Tosi. Erano rimasti seduti ai loro tavoli vestiti con l'abito grigio della domenica. Si alzavano, si toglievano la giacca e, arrotolate le maniche della camicia bianca, prendevano la boccia in mano, gli sputavano sopra e … via”.

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