Si fa presto a dire "boccismo romantico". Ma un conto è parlarne e un conto è averlo vissuto. O, ancora meglio, esserne stati i principali protagonisti. Come Carlo Figini, il più grande "volista" di sempre insieme a Cesare Bacigalupo, secondo il parere di alcuni tecnici. E come Domenico Micca, giocatore completo e di grande personalità, per anni "re" delle bocce lombarde e non solo. Nella giornata di mercoledì 27 marzo 2024, chi scrive è stato felice e fortunato testimone di un nuovo incontro fra questi due grandi campioni dell'era "romantica" del nostro sport. A Godiasco (PV), verso le cinque del pomeriggio, a casa di Carlo Figini è suonato il campanello. Accompagnato dal figlio Luigi, è arrivato in visita Domenico "Mino" Micca, compagno di antiche battaglie sportive culminate con numerose e importanti vittorie. L'appuntamento era stato fissato e concordato da qualche tempo grazie soprattutto ad Alessandro e Luigi, figli rispettivamente di Figini e Micca. Inevitabile un primo momento di commozione tra i due vecchi fuoriclasse, entrambi sulla novantina, ma ancora freschi per memoria e ricchi di personalità. Un abbraccio intenso, significativo. Oltre ad Alessandro e Luigi, era presente Luisa, la moglie di Figini, pure lei commossa nel rivedere - sono parole sue - "i grandi campioni". Più in disparte, chi scrive cercava di tenersi pronto a documentare l'evento, con Mary Viscardi, che fungeva da assistente, e con Maurizio Ghiozzi, videomaker e regista professionista, contitolare di "Iriense TV Oltrepò Media". Abbiamo così realizzato un'intervista che, entro breve tempo, renderemo fruibile agli appassionati di sport e di bocce. Ma, al di là di tutto, restano comunque le vive emozioni di un pomeriggio trascorso fra racconti legati a imprese sportive, ricordi di altri campioni, di società boccistiche e di dirigenti; e soprattutto di quando la gente affollava i bocciodromi e accorreva a fare il tifo per i propri beniamini. E poi, abbiamo avuto la fortuna di ascoltare da Carlo Figini (una vera enciclopedia) tante storie meravigliose. Mentre lui e Micca si soffermavano a guardare fotografie risalenti agli anni '60 e '70, si captavano parole ed espressioni in grado di spalancare dinanzi agli occhi e alla memoria universi indimenticabili: la "Mille Coppie", i titoli tricolori, il mito di Budrione, il prestigio di alcune gare organizzate a Novellara e in generale in Emilia Romagna, Renzo Cestelli, la "Cimbali", la Fisb, l'Enal-Figb, i campioni romani, i campi all'aperto... E intanto, Carlo e Mino si scambiavano una serie di sguardi, quasi come due innamorati che cercassero nuove conferme nei sentimenti reciproci. Dopo un po', l'ospitalità della famiglia Figini è sfociata davanti a un tavolo pieno di prelibatezze, fra cui un salame la cui bontà, per qualche istante, ha relegato in disparte perfino le bocce. "Eh, ne sono passati di anni..." E, alla fine, un quasi inevitabile "Siamo stati la coppia più forte". Che volete farci? So' ragazzi...

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