Diciassette anni compiuti nel periodo pandemico e tanta voglia di rimettersi in gioco. Danilo Rinaudo, enfant prodige dell'Auxilium Saluzzo, non vede l'ora di chiudere il tribolato massimo campionato della petanque che ha costretto il club saluzzese a disputare i playout. 

"Purtroppo – afferma Danilo – dovremo  lottare per evitare la retrocessione contro la Costigliolese".

Il cuneese Rinaudo da Busca, è uno dei tanti prodotti della cantera saluzzese, dove ha iniziato a far basculare i polsi seguendo le orme dei fratelli maggiori, Guido, classe 1999, non più protagonista nell'arengo petanquistico, e Maicol, classe 2000, ingaggiato dalla Passatore.

"Con l'istruttore Aldo Morello – aggiunge Rinaudo – c'era un bel gruppo. Abbiamo ottenuto ottimi risultati nei campionati italiani. A dodici anni mi sono piazzato terzo a coppie con Borgna; l'anno successivo ancora due bronzi, uno individuale e l'altro nuovamente in tandem con Borgna. La prima grande soddisfazione è arrivata nel 2018. Dopo le due medaglie di bronzo nei Campionati italiani under 15 nell'individuale e nel combinato, è arrivata la convocazione in azzurro e la partecipazione all'Europeo under 17, dove abbiamo sfiorato l'ingresso sul podio".

Dopo Morello, le doti di Danilo Rinaudo sono state affidate agli istruttori Pietro Barbero e Pietro Fornetti. Nel 2019, quando a seguito dei cinque terzi posti, Rinaudo stava per assumere l'etichetta di eterno terzo, si è finalmente concretato l'oro tricolore nel campionato italiano di tiro di precisione under 18.

"Senza contare – sorride Danilo – le due medaglie di bronzo conquistate nell'individuale under 18 e a coppie con Caporgno. Ma è stato l'anno di un altro traguardo ambito, raggiunto con la partecipazione al mondiale giovanile, dove abbiamo perso nei quarti di finale".

Per il neo carpentiere Rinaudo, diplomato all'IST di Verzuolo, le piccole bocce sono l'attrezzo per costruirsi un futuro a tinte forti.

"Sino ad oggi – sottolinea Rinaudo – la Petanque mi ha riservato soltanto soddisfazioni ed alcuna delusione. Dopo tanti articoli interni, adesso il mio sogno è la prima pagina; magari con la maglia azzurra, inseguendo ciò che è riuscito a fare il mio idolo Diego Rizzi".

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