La FIB Puglia è ripartita con la conferma del presidente Fernando Calzolaro. Terzo mandato per il numero uno del Comitato regionale pugliese, che si avvarrà del riconfermato consigliere Antonio Puce (vice) e di una squadra di nuovi dirigenti: Roberto Ferrari, Cristiano Vitto, della segretaria Maria Luisa Rotondo e della referente dell’attività paralimpica Sabrina Rizzo.

“Il nuovo Comitato regionale pugliese, forte dell’entusiasmo di ben quattro consiglieri regionali, si è messo subito al lavoro per programmare le attività di questa stagione sportiva e di tutte le iniziative a medio-lungo termine”, ha spiegato Calzolaro.

“Sarà un mandato durante il quale sentiremo, spesso, le società, in modo da coinvolgerle maggiormente nelle attività da portare avanti, molte delle quali finalizzate alla promozione della nostra disciplina sportiva”, il pensiero del presidente della FIB Puglia.

“La Puglia è un territorio particolare – le parole di Calzolaro – È una regione in cui le distanze sono un ostacolo. Foggia e Lecce sono intervallate da circa 300 chilometri, che aumentano se ci spostiamo nelle rispettive aree interne. Proprio per questo motivo, l’obiettivo è rilanciare la provincia di Bari, che potrebbe essere il territorio di mezzo, dove i nostri atleti possono ritrovarsi, in occasione delle gare, riducendo di gran lunga gli spostamenti. Ad oggi, infatti, abbiamo un vulnus, che rende quasi impossibile un’attività comune tra le società foggiane e quelle leccesi, dove al momento è focalizzata la gran parte dell’attività del nostro movimento”.

“Punteremo su nuovi delegati provinciali, perché in un territorio così vasto il riferimento territoriale diventa il nostro interlocutore principale, col quale poter raccordare le esigenze di società, tesserati e Comitato regionale – ha affermato Calzolaro – Servono forze fresche e, soprattutto, con voglia di fare. La svolta in alcune province potrebbe arrivare proprio dall’attivismo dei nuovi delegati”.

“A Bari il movimento si è spento da oltre venti anni – ha rimarcato il presidente Calzolaro – perché era un’area in cui le società bocciofile erano legate all’assistenzialismo generato dai Dopolavori Ferroviari, dai Cral. In sostanza, le società andavano avanti senza sostenere grandi spese. Finito quel sistema assistenzialistico, il movimento è tramontano. Abbiamo già riaffiliato una società, il Parco 2 Giugno, e da qui contiamo di iniziare a far rifiorire le bocce a Bari e nella provincia”.

“Nei prossimi quattro anni continueremo a puntare sulla divulgazione delle bocce paralimpiche e della Boccia Paralimpica – ha concluso Calzolaro – così come su giovani e donne. In tal senso, riproporremo il tour itinerante e promozionale del Circuito Puglia”.

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