La FIB Toscana è ripartita dalla presidenza di Giancarlo Gosti. Con lui nel Comitato regionale anche Paolo Gherardi, Carlo Lazzeroni, Enza Lombardi, Claudio Mazzei e Simone Mocarelli. In via di rinnovamento anche i delegati provinciali, “alcuni dei quali giovani e col giusto entusiasmo per dare un aiuto al nostro movimento boccistico”.

“Puntiamo a formare i dirigenti del futuro, perché toccherà a loro proseguire il nostro lavoro e permettere al nostro movimento quel salto di qualità della cultura sportiva, su cui stanno lavorando il presidente Marco Giunio De Sanctis e il Consiglio federale”, spiega il presidente Giancarlo Gosti.

“Avere ottimi dirigenti è importante per presentare la nostra disciplina alle istituzioni politiche e sportive, ma anche agli sponsor”, le parole di Gosti.

Responsabile del Centro Studi FIB, negli ultimi otto anni Gosti è stato anche vice-presidente del CONI Toscana, sulla formazione di dirigenti territoriali, societari e tecnici punterà in maniera particolare, “siamo partiti da lontano con la cultura di qualificarsi per esercitare un ruolo, perché il tempo dell’improvvisazione è superato. I nostri tesserati rispondono bene al tema della formazione personale, ma noi puntiamo a coinvolgere sempre più persone nel settore per far compiere al nostro movimento il salto di qualità”.

“Inizia un quadriennio importante, durante il quale dovremo riprendere, in maniera ancora più incisiva, il discorso promozionale, che è stato sempre uno dei cardini della nostra politica territoriale, a cominciare dai progetti scolastici – afferma Gosti – Siamo ancora in una fase di emergenza sanitaria e, appena questo momento terminerà, dovremo permettere alle società di rifiorire e ai tesserati di tornare a frequentare i bocciodromi, così come avveniva fino a un anno fa”.

“La Toscana ha una particolarità – racconta Gosti – Le nostre società bocciofile, trainate da un corpo sociale partecipe, nel solco di una consolidata tradizione, guardano molto all’aspetto sociale e agonistico per lo sport per tutti. Sono poche quelle che riescono a conciliare tutto questo con l’alto livello”.  

“Siamo una regione importante, dove si praticano Raffa, Petanque e Volo, i cui atleti hanno anche vinto titoli nazionali, però resta in evidenza l’aspetto sociale, per cui il tesserato è molto legato alla sua società, all’impianto sportivo e al condividere momenti di divertimento e convivialità”, le sue parole.

“In Toscana abbiamo tutte le specialità – ripete il presidente del Comitato regionale – Una società di Petanque si trova a Pisa, ma gruppi di appassionati si son formati nei territori di Firenze, Lucca, Pistoia, Livorno. La Petanque si può promuovere più facilmente, perché non necessita di strutture difficili da gestire per i costi, come la Raffa. Con il Circuito Toscana Petanque, infatti, portiamo le piccole bocce nelle piazze delle nostre città”.

“Curiamo bene, e continueremo a farlo in maniera sempre più capillare, il settore paralimpico – ha precisato Giancarlo Gosti – Abbiamo 16 società e 200 tesserati DIR, disabili fisici di bocce paralimpiche, atleti di Boccia Paralimpica e anche un progetto con i non vedenti”.

La Toscana, nell’estate 2020, ha organizzato diverse tappe di Beach Bocce, “un’esperienza molto bella e sulla quale puntiamo molto, magari anche auspicando la possibilità che le finali nazionali del 2021 si possano disputare sulla nostra meravigliosa costa”.

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