L'ambiente boccistico pare uscire all'aria aperta, non solo per assaporare i primi calori estivi. Come animali per troppo tempo costretti al letargo dall'inclemenza del covid, i protagonisti levano il capo alla luce. Nelle regioni interessate dalle specialità di volo e petanque, il ritorno al contatto con le bocce e con i campi di gioco sta avvenendo in maniera più o meno univoca. In Piemonte l'apertura è avvenuta a macchia di leopardo, in circa l'ottantacinque per cento di società, dove i giocatori hanno potuto riprendere a giocare, mantenendo il protocollo di prassi. Come sottolinea il presidente regionale Claudio Vittino :” Aspettiamo il 15 luglio per ripartire con le competizioni, anche se, per ora, senza pubblico. A tal proposito ho scritto una lettera al governatore piemontese Alberto Cirio affinchè si possano svolgere gare in presenza di pubblico, seppur contingentato in tribune ad hoc con posti limitati. E questo per dare la possibilità alle società organizzatrici di creare giro d'affari attraverso l'uso delle strutture commerciali interne. La risposta è stata quella dell'esigenza di restare in linea con le direttive del governo. Intanto i responsabili tecnici hanno raggiunto le società in videoconferenza per stilare un calendario. Alcuni club hanno aderito, in qualunque situazione, altri hanno dato la loro disponibilità solo se si cancella il porte chiuse, per i motivi di cui sopra. Il mio messaggio è quello di organizzare gare limitate a 16/32 formazioni, intanto per il piacere di rivedere amici, lontani da mesi, e per fare avvicinare coloro ancora titubanti. Sarebbe il miglior premio per il ritorno alle competizioni “. In Veneto  i numeri dicono che il settanta per cento delle società ha riaperto i battenti. Stefano Milan, responsabile tecnico regionale, aggiunge che :” Molti giocatori ancora non se la sentono di scendere in campo. Nelle prossime settimane abbiamo messo in cantiere cinque, sei gare, ovviamente con formazioni individuali o a coppie. Purtroppo ciò che frena l'organizzazione sono le porte chiuse. Per quanto concerne le gare nazionali della Camillotta dell'11 e 12 agosto e di Pedavena del 14 e 15 agosto, sono state confermate. A settembre porteremo a termine il campionato di Promozione “. Sul problema dell'organizzazione e del rigido protocollo , si allinea pure la Liguria. Il responsabile del settore tecnico, Lionello Armato, precisa :” Soprattutto l'assenza del pubblico scoraggia le società. Alcuni club hanno rotto il ghiaccio : a Genova la Bolzanetese organizzerà 3 gare, di cui una femminile; una l'Assunta di Molassana e  2 la Pinan di Sarissola; a Ponente si sono mosse pure La Boccia Savona e l'Armese. Per stilare un vero e proprio calendario stiamo aspettando alcune risposte da parte della Fib, in merito alla quota tasse gare e alla gestione gare con nuovo WSM nel periodo estivo. A breve uscirà il regolamento per i campionati di società giovanili e visto l'annullamento di tutti i campionati italiani, cercheremo di organizzare competizioni per i giovani sul territorio, spostamenti in Liguria permettendo “. In Friuli Venezia Giulia tutte le società hanno ripreso a funzionare seguendo le linee guida.

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