In questo momento drammatico per la comunità internazionale, per il nostro paese e per la nostra amata Federazione, io che non ho mai avuto grandi problemi con le parole trovo estrema difficoltà nel calibrare quelle più opportune da formularvi dopo i dati agghiaccianti sull’altissimo numero di contagiati e morti a causa del corona virus i quali, ahimè, stanno interessando tutti i settori, sport compreso. Pertanto, il mio primo pensiero volge inevitabilmente a tutti quei bocciofili che, direttamente o indirettamente, sono stati colpiti dal virus, qualcuno non ce l’ha fatta e sono vicino, a nome della Fib, alle loro famiglie, altri stanno soffrendo e lottando per uscirne al meglio e nel più breve tempo possibile. So benissimo che la voglia di ritornare a giocare e di riprendere l’attività boccistica quotidiana è grande e, proprio in ragione di questo forte desiderio, altrettanto forte deve essere la pazienza nell’attendere l’auspicata fine della pandemia, il rispetto delle comuni regole imposte dal governo e dalle autorità territoriali a favore dell’intero paese e, soprattutto, di movimenti come il nostro in cui la seconda e terza età sono preminenti. Nello stringermi sinceramente intorno a tutti i nostri tesserati sportivi e sociali, ai nostri dirigenti nazionali, territoriali, societari, ai nostri arbitri e tecnici, a tutti gli operatori federali, desidero rappresentarvi che la Fib rimane viva e unita come non mai, sempre a disposizione, a cominciare dal sottoscritto, dal segretario generale, dai dipendenti, referenti periferici e collaboratori di tutti gli affiliati e tesserati per qualsivoglia chiarimento o problematica da risolvere. Voglio rassicurarvi che faremo il possibile per venire incontro a qualunque vostra necessità dettata dall’emergenza, restituendo, su specifica istanza, ogni pagamento effettuato per competizioni non disputate o per operazioni non concluse, sospendendo gli adempimenti amministrativi da porre in essere in questo periodo, fino a diversa comunicazione in merito a firma del Segretario Generale. Gli interventi del governo a favore dello sport, delle società sportive e dei relativi operatori in particolare, come meglio esplicitato nel DPCM “Cura Italia”, che rappresenta soltanto la prima iniziativa sollecitata dal Coni, dal Cip e da molti organismi sportivi, tra cui la Fib, va nella direzione di tutelare un settore troppo spesso trascurato e penalizzato, nonostante afferisca a milioni d’italiani. In conclusione, nel ringraziare in modo particolare i nostri tesserati che lavorano nell’ambito sanitario (cito per tutti i dirigenti Moreno Volpi e Renato Salvador), ritengo fondamentale, in questo difficilissimo contesto storico, dimostrare, ognuno per le proprie possibilità, un senso di coesione e di appartenenza ad un’unica organizzazione, sigla, identità, superando le logiche particolaristiche, per uscire dalla grave crisi migliori e più rafforzati, a vantaggio delle finalità primarie di una federazione antica e moderna, sociale e agonistica, accessibile a tutti e bene di tutti coloro che veramente l’amano.

 


Un abbraccio affettuoso distante ma vicino col cuore.

 

Marco Giunio De Sanctis

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