Centoventuno corsisti nell’ultimo fine settimana hanno popolato il Centro Tecnico Federale per seguire i corsi di formazione per diventare allenatori e istruttori tecnici. Per coloro già in possesso delle rispettive qualifiche il corso è stato utile per rispettare gli obblighi dell’aggiornamento.

 

Diciotto le regioni presenti: Lazio, Marche, Piemonte e Umbria le più rappresentate. Il settore Raffa a fare da padrone alla tre giorni di corsi, ma anche Volo e Petanque hanno registrato una crescita in termini di partecipazione.

 

In cattedra rappresentanti ed esperti della Federbocce e docenti della Scuola dello Sport del Coni: il presidente federale Marco Giunio De Sanctis, il segretario generale Riccardo Milana, il ct degli azzurri della Raffa, Giuseppe Pallucca, il medico federale Antonio Spataro, il direttore del Centro Studi&Formazione della FIB, Roberto Capitanio, il responsabile del settore scuola Dario Naccari, gli arbitri Bruno Costamagna e Oscar Butti, la commercialista Mirella Persichetti, il nutrizionista Alessio Franco, Stefano Tamorri (responsabile del servizio di Neuroscienze dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni) e Manuela Benzi (responsabile della valutazione Neurovegetativa dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni).

 

“La formazione è cultura – ha affermato il presidente della Federbocce, Marco Giunio De Sanctis, relatore, nel giorno del suo compleanno, sui temi dell’organizzazione sportiva in Italia e sull’attività paralimpica – E la cultura sportiva è mancata per anni all’interno della nostra federazione. Dobbiamo recuperare questo gap, che si è tradotto negli anni nella mancanza del rispetto delle regole e delle competenze. La Federazione Italiana Bocce sta andando avanti spedita nella sua missione programmatica. Le potenzialità della FIB stanno venendo fuori anche grazie al lavoro sulla comunicazione, che sta permettendo al nostro mondo di farsi conoscere all’esterno”.

 

“Dobbiamo dimostrare la grandezza della Federbocce – ha concluso Marco Giunio De Sanctis nel saluto ai corsisti, che ha preceduto la relazione – Possiamo farlo con il coraggio delle decisioni, le uniche che possono portare al cambiamento, che non può che passare per la formazione di coloro che lavorano negli organi territoriali e nelle società bocciofile”.

 

Nella foto una momento del corso

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