La Polisportiva SuperHabily di Abbiategrasso è un club che, tra le sue attività, da qualche anno dedica una particolare attenzione alla Boccia Paralimpica. Fondata nel 2010, la società lombarda pratica anche altre discipline sportive per persone con disabilità, come calcio, futsal, nuoto, “ma cerchiamo sempre di adeguarci alle esigenze che ci vengono richieste”, chiarisce il presidente Augusto Conti.

 

“Ad esempio, una volta una ragazza paraplegica ha espresso la volontà di fare paracadutismo, così abbiamo messo in campo tutte le nostre risorse, anche umane, per soddisfare la sua richiesta. Laddove non riusciamo, indirizziamo le persone in altre società o gruppi sportivi”.

 

“Anche la Boccia Paralimpica è nata in maniera simile – ha raccontato il presidente Conti – Mauro Perrone, durante l’Erasmus, aveva assistito ad alcuni allenamenti della nazionale spagnola, innamorandosi della disciplina. Lui già era un tesserato dell’ASD SuperHabily, campione italiano di atletica leggera, così al suo ritorno in Italia mi chiese di avviarci alla pratica della Boccia”.

 

“Perrone mi evidenziò il carattere pienamente inclusivo di questa disciplina, praticabile anche dai disabili gravissimi e, di conseguenza, l’opportunità di poter accontentare tutti coloro che si sarebbero avvicinati alla nostra società – le parole di Augusto Conti – Non me lo sono fatto ripetere due volte e abbiamo costituito un primo gruppo di Boccia Paralimpica”.

 

“Oggi vantiamo un buon team – ha proseguito Conti – Ci sono campioni che gareggiano a livello internazionale, come Mirco Garavaglia. Mi vengono i brividi quando penso che un atleta con la sua grave disabilità è riuscito a diventare un campione, in grado di competere a livello mondiale”.

 

Mirco GaravagliaMirco Garavaglia

 

“Lo sport in generale migliora la qualità della vita, rappresenta un buon volano del vivere meglio ed è un efficace strumento di crescita – ha evidenziato Conti – Alle persone con disabilità la pratica sportiva può cambiare la vita. Diventare un atleta permette alle persone di porsi un obiettivo, che non deve tradursi necessariamente nel diventare un grande campione. C’è sicuramente chi mira a emergere, ma avere un obiettivo vuol dire anche puntare a vincere almeno una partita in una competizione per, poi, migliorare fino al massimo delle proprie capacità e abilità”.

 

“Per molti già far parte di una squadra è un obiettivo – il pensiero del presidente della Polisportiva SuperHabily – Non vorrei sembrare di parte, ma il nostro gruppo è davvero molto affiatato. Dopo gli allenamenti, prima dell’emergenza sanitaria, di sovente i ragazzi si ritrovavano per un’uscita di gruppo, un aperitivo o una pizza. La grande sinergia è data anche dai genitori, molti dei quali oggi sono tecnici o arbitri. Una scelta, quella di qualificarsi con i corsi del Centro Studi FIB, motivata dal desiderio  di essere d’aiuto  non solo ai propri figli, ma a tutto il team”.

 

“La nostra squadra si allena in diverse palestre, ovvero a Magenta, Cinisello Balsamo e all’Università Bicocca – ha concluso Conti – Sono sicuro che molto presto, non appena la situazione sanitaria lo consentirà, i nostri ragazzi ricominceranno le attività con più voglia ed entusiasmo di prima e questo straordinario movimento, grazie anche al supporto di un partner come Bmw Specialmente, spiccherà presto il volo ambendo anche al sogno paralimpico”.

 

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