Italia pigliatutto a Mâcon, dominato il medagliere iridato
Un bottino corposo fatto di 6 medaglie e la conferma di essere tra le Nazioni più forti al mondo. L’Italia del commissario tecnico Franco Buosi torna a casa dal Mondiale femminile e misto di Mâcon (Francia) con tante certezze. Tre ori, un argento e due bronzi certificano infatti la qualità tecnica del team azzurro in una rassegna iridata in cui, ancora una volta, si è alzata l’asticella per valori e prestazioni. A parlare anche il medagliere che ha visto l’Italia il cima alla classifica finale con 6 medaglie contro le 4 della Francia padrona di casa e le 6 (di cui 4 di bronzo) della Croazia. La dimensione dell’impresa realizzata in terra transalpina è data anche da una squadra che è riuscita ad arrivare in zona medaglia in 6 delle 7 discipline in programma. L’"en plein" è mancato solo per quella medaglia sfiorata nel combinato, disciplina nella quale Marika Depetris, dopo un cammino impeccabile, si è arresa ai supplementari dei quarti contro la Francia. Nella staffetta mista, invece, anche con un cambio parziale di formazione, l’Italia si è confermata sul tetto del mondo. Il 48-44 inferto da Erica Candolini e Ivan Soligon alla Francia rimarrà inciso negli annali a caratteri cubitali. Così come l’altro oro arrivato nel tiro di precisione, con ancora protagonista Erica Candolini questa volta in tandem con Gabriele Graziano in quel cammino coronato nella finale contro il Cile con un sontuoso 44-24. Anche Valentina Basei ha conquistato (per lei un ritorno sul gradino alto del podio) una meritata maglia iridata nell’individuale dopo aver superato in finale la croata Ria Vojkovic 12-7. La previsione di andare a medaglia è stata rispettata anche nel tiro progressivo grazie a Natalie Gamba che ha dovuto piegarsi solo alla francese Marie Groleaz (31-39). La campionessa valdostana insieme alla sorella maggiore Gaia ha regalato al medagliere azzurro anche il bronzo nella staffetta al termine di una semifinale di fuoco contro la Slovenia decisa da solo due punti di differenza. Ha il sapore dell’impresa anche il bronzo nella coppia conquistato da Valentina Basei e Caterina Venturini il cui cammino si è fermato solo in semifinale contro la Slovenia (5-12). «Il bilancio dei Mondiali femminili e misti di Mâcon è positivo: tre splendidi ori, due nelle prove miste e uno nell’individuale femminile, un argento e due bronzi che confermano la competitività del nostro movimento - ha commentato Roberto Favre, presidente della Federazione italiana bocce -. La grande sorpresa di questa rassegna è stata la giovane Erica Candolini, vera protagonista del Mondiale: chiamata appena quindici giorni prima a sostituire l’infortunata Serena Traversa, ha mostrato personalità, talento e una maturità fuori dal comune. Una menzione speciale va a Valentina Basei, capace di bissare lo straordinario oro individuale conquistato due anni fa, confermandosi atleta di straordinaria continuità e carattere. Molto positive anche le due medaglie di Natalie Gamba nelle prove veloci: l’argento nel tiro progressivo e il bronzo in staffetta insieme alla sorella, risultati che testimoniano la loro competitività internazionale. A podio anche la nostra coppia femminile Basei Venturini, che porta a casa un meritato bronzo. Resta un po’ di rammarico per la prematura uscita di Marika Depetris, autrice comunque di una splendida prova contro la francese Barazzutti, partita che ha messo in luce tutto il suo valore. Una conferma importante è arrivata anche da Graziano e Soligon, leader in campo e fuori, capaci di guidare il gruppo con esperienza e qualità. Un plauso va infine a tutto lo staff tecnico e al capodelegazione Ziraldo, che con professionalità e dedizione hanno contribuito in modo determinante a questi risultati». «Sono soddisfatto e onorato di aver portato l’Italia a essere tra le Nazioni più rispettate - ha detto a caldo il ct azzurro Fanco Buosi -. Avremmo potuto raccogliere qualcosa in più, ma va detto che ancora una volta si è alzato il livello della competizione e ci siamo confrontari con degli avversari che sono arrivati a questo appuntamento molto preparati. Motivo per cui i titoli e le madaglie che abbiamo conquistato, assumono un peso ancora più importante». Buosi ha commentato anche l’exploit di Erica Candolini, giovane promessa azzurra del volo passata da "riserva" a protagonista assoluta: «Va considerata una riserva ma solo sulla carta. Come le altre ragazze Candolini si è preparata per questo Mondiale. La sorte ha voluto che fosse lei a giocare ed è stata brava a farsi trovare pronta. La dimostrazione questa, che il lavoro fatto con il gruppo ha portato dei frutti. Ringrazio quindi la Federazione e il presidente Favre per la disponibilità e per la sua vicinanza alla squadra a Mâcon nei momenti cruciali del Mondiale». In Francia esperienza emozionante anche per il capodelegazione Marco Ziraldo. «Un risultato del genere era difficile da immaginare - ha commentato Ziraldo -, soprattutto in un Mondiale disputato a casa dei francesi. Le ragazze e i ragazzi si sono espressi ai massimi livelli e ci hanno regalato delle emozioni indescrivibili. I complimenti anche al ct che ha coordinato questo gruppo come un direttore farebbe con la sua orchestra».
(In foto gli Azzurri protagonisti assoluti al Mondiale di Mâcon)
