Gianfranco Bianco, catanzarese, classe 2001 e un palmarès che conta due titoli europei juniores, individuale e coppia, due medaglie d’oro ai campionati italiani Under 18, a terna e nel tiro di precisione, un secondo posto tricolore nell’individuale Under 18 e nel 2019 vince la classifica Élite Under 18. L'atleta è il tredicesimo ospite della rubrica "Bocce More".

Come è avvenuto l’incontro con lo sport delle bocce? 

"L’incontro con lo sport delle bocce non è stato casuale, ma il continuum della passione tra padre e figlio…Ho seguito mio padre fin da piccolo e lui ha seguito me e questo ha fatto sì che le bocce diventassero la mia passione. Lo sono tuttora e lo saranno sempre! Accade spesso che diventi una tradizione che si tramanda d padre in figlio". 

Tra i titoli vinti quale è stato più bello e quale il più sofferto? 

"Il più bello è sicuramente il titolo di campione europeo. Non saprei identificare, invece, il più sofferto: direi piuttosto che ogni gara è sofferta, che porti ad una vittoria o ad una sconfitta: c’è sempre un percorso unico e mai semplice, appunto sofferto". 

Perché secondo te questo sport dovrebbe diventare uno sport olimpico? 

"Lo sport delle bocce è completo, sia sotto il profilo fisico che mentale, è assolutamente competitivo, di aggregazione e, forse, lo sport più inclusivo per eccellenza che io conosca. Ha grandi tradizioni, una disciplina popolare che attira le masse e il traguardo olimpico sarebbe più che meritato per il nostro movimento".

Se potessi essere un animale, in quale ti identificheresti e perché?

"Normalmente ci identifichiamo con chi ha caratteristiche che vorremmo avere o che già in parte abbiamo. Scelgo il pastore tedesco: si rapporta bene con tutti, possiede coraggio, combattività e tempra, è protettivo, equilibrato, sicuro di sé, disinvolto, buono, attento, docile e non ultimo è dotato di una elevata intelligenza emozionale".

5 azioni “responsabili” che fai per salvare il Pianeta...

"Ognuno di noi può giocare un ruolo attivo nella salvaguardia ambientale e avere un impatto positivo sulle condizioni del Pianeta, sebbene la situazione sia oggettivamente grave. Personalmente utilizzo poco la macchina per non inquinare, faccio la raccolta differenziata, evito sprechi d’acqua, non spreco energia elettrica e cerco di ottimizzare il riscaldamento". 


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