È La Cipolla d’Oro Montesanto (Raffa) ad aggiudicarsi il primo punto targato “FIB Top Team”, la nuova rubrica settimanale con cui la Federazione Italiana Bocce omaggia la società che più si è contraddistinta nell’ultima giornata di Serie A tra i campionati di Raffa, Volo e Petanque. La formazione marchigiana è stata protagonista indiscussa in un match combattuto e ricco di emozioni, essendosi imposta in trasferta contro Possaccio (VB).
Per inaugurare al meglio questa nuova iniziativa, abbiamo raccolto le parole di Maurizio Ascani, presidente e giocatore del club maceratese.
“Siamo partiti per una nuova avventura in Serie A: per noi era un sogno ma – al contempo – siamo sempre stati fiduciosi delle nostre capacità” racconta Ascani, con la voce ancora piena di entusiasmo dopo il successo. “Abbiamo una squadra di ragazzotti, come li chiamo io, molto esperti. Certo, il campo resta sempre il giudice di tutto, ma siamo andati a Possaccio con l’obiettivo di giocare bene e, magari, portare a casa un punto importante. Ci siamo riusciti e vincere è stato davvero bello: un’emozione forte che ci dà carica, stimoli e consapevolezza delle nostre possibilità”.
Il presidente non nasconde l’orgoglio per il gruppo e per la comunità che lo sostiene: “Da presidente sono fiero del mio team. Voglio ringraziare tutta la squadra, l’amministrazione comunale, i collaboratori della bocciofila e naturalmente La Cipolla d’Oro, che ci permette di proseguire questo percorso con passione ed entusiasmo”.
Essere la prima società a inaugurare la rubrica FIB Top Team è una piccola ma significativa soddisfazione: “Quando ho appreso la notizia, sono stato davvero felice. È un’occasione preziosa perché coinvolge le società e le aiuta a farsi conoscere, dando visibilità a chi lavora ogni giorno per promuovere i valori dello sport. Le bocce meritano maggiore attenzione e rubriche di questo calibro possono contribuire a diffondere la disciplina e a creare curiosità. Sapere di essere stati i primi a ricevere questo riconoscimento mi ha riempito il cuore di gioia”.
Montesanto è una realtà consolidata nel territorio marchigiano, con un’importante tradizione boccistica alle spalle, oltre al costante spirito di partecipazione. “La nostra bocciofila conta 115 soci ed è sempre molto frequentata», spiega Ascani. “L’amministrazione comunale – ci tengo a sottolinearlo – ci è sempre vicina e ci sostiene a livello logistico e promozionale. Nel paese ci sono tante realtà sportive di alto livello e questo crea un bel clima di collaborazione”.
Ma il legame con la comunità va oltre l’agonismo: “Tra due settimane, il 30 novembre, andrà in scena la gara Lui e Lei. Un evento rivolto a ragazzi e ragazze non tesserati che si pone l’obiettivo di avvicinare nuove persone al nostro sport. È un appuntamento che riproponiamo ogni anno e che riscuote sempre grande successo».
Ad intervenire ai nostri microfoni anche Leonardo Stacchiotti, uno dei giocatori più rappresentativi. “Per ciò che concerne l’aspetto logistico, è stata indubbiamente la trasferta più impegnativa: abbiamo viaggiato per circa sette ore in auto”, spiega. “Il nostro gruppo è molto coeso: giochiamo insieme per il terzo anno consecutivo e siamo riusciti a definire la nostra routine anche fuori casa. Sappiamo divertirci e questo ci aiuta a restare uniti. Contro Possaccio abbiamo disputato un incontro lineare e costante: nei momenti decisivi la bravura – e anche un pizzico di fortuna – ci hanno assistito. Nelle coppie, in particolare, la situazione era abbastanza incerta ma siamo stati bravi a restare concentrati e a portare a casa il risultato”.
Essere la prima squadra a inaugurare la rubrica FIB Top Team ha per Stacchiotti un valore speciale: “Mi fa estremamente piacere perché rappresentiamo una realtà familiare, ma ambiziosa. Montesanto è riuscita a raggiungere la massima categoria grazie alla forza del gruppo e all’esperienza dei giocatori. Da neopromossi giochiamo senza i favori del pronostico e questo rende tutto più stimolante”.
E quando gli si chiede di descrivere la società, Stacchiotti non ha dubbi: “Montesanto nasce dall’amicizia e dalla socialità. Tutti i giocatori non vivono a più di 30 km di distanza dalla sede e questo crea un senso di appartenenza forte, autentico. Siamo fieri di rappresentare la regione Marche e vogliamo portare in alto il nome del nostro territorio. È questo, credo, il nostro vero valore aggiunto”.