
L’oro nella coppia mista con Natalie Gamba e Ivan Soligon (di nuovo sul tetto del mondo dopo Saint-Vulbas 2024), il bronzo nel progressivo con lo stesso Soligon e ancora e l’argento del tiro di precisione della petanque con Andrea Chiapello. Un bottino che conferma l’Italia della bocce tra le potenze mondiali. Responso maturato al termine della 12ª edizione del World Games di Chengdu (Cina) sulla quale, nelle ultime ore, è calato il sipario. “Sono terminati i World Games di Chengdu con soddisfazione per la nostra Nazionale di Bocce: un oro, un argento e un bronzo che ci riempiono di orgoglio e che hanno contribuito in modo concreto al prestigioso quarto posto conquistato dall’Italia nel medagliere complessivo – ha commentato il commissario tecnico e capo delegazione Roberto Favre al rientro in Italia -. Desidero ringraziare i nostri atleti, che hanno dimostrato cuore, determinazione e talento, ma anche gli staff tecnici delle Nazionali, che con professionalità, dedizione e passione hanno reso possibile il raggiungimento di questi risultati. Tutti insieme hanno portato in campo non solo la qualità sportiva, ma anche lo spirito di squadra che contraddistingue le bocce italiane. Queste medaglie sono il frutto di lavoro, sacrifici e impegno quotidiano, ma anche della capacità di affrontare le sfide con determinazione. Torniamo a casa consapevoli del nostro valore e con la voglia di continuare a crescere, per regalare altre emozioni e successi al nostro sport e al nostro Paese”. In una trasferta condizionata dal caldo e dall’umidità (oltre l’80% quella percepita), gli Azzurri hanno sfiorato l’impresa anche nelle altre prove. Alessia Bottero si è fermata a un passo dalla semifinale del tiro di precisione e poi in coppia con Andrea Chiapello hanno mancato di poco il bronzo nella coppia mista. Medaglia intravista anche per Natalie Gamba eliminata dopo il secondo turno del tiro progressivo. “Avremmo potuto fare qualcosa in più – ha dichiarato Mosé Nassa, commissario tecnico della petanque -. L’argento di Chiapello nel tiro avrebbe potuto essere anche oro, così come Bottero avrebbe potuto entrare in zona medaglie e lo stesso vale per la coppia mista. Ma è stata un’edizione dei World Games di altissimo livello e lo sapevamo. A questo si aggiungono il caldo e la grande umidità che hanno accompagnato tute le giornate di gare – ha aggiunto il ct azzurro -, anche se questo non deve rappresentare un alibi. Torniamo a casa comunque con tante certezze e con un’esperienza di cui fare tesoro i vista dei prossimi appuntamenti internazionali”. Dopo i World Games cinesi, per la Federazione Italiana Bocce i riflettori saranno puntati sul grande appuntamento di casa: i Mondiali di petanque in programma a Roma dal 17 al 21 settembre.