Favre a La Repubblica: "Passione, ascolto e territori: il cammino della Federbocce al voto"

Sull'edizione digitale di Repubblica a questo link, l'intervista al presidente ad interim della Federazione Italiana Bocce, dopo l’approdo di Marco Giunio De Sanctis alla guida del Comitato Italiano Paralimpico, che si riporta di seguito.
Roberto Favre, già vicepresidente vicario, ha assunto la presidenza ad interim della Federazione Italiana Bocce, dopo l’approdo di Marco Giunio De Sanctis alla guida del Comitato Italiano Paralimpico.
Con l’uscita di De Sanctis ha preso in mano la FIB fino alle elezioni di metà settembre.
“In qualità di Vicepresidente Vicario, e a seguito dell’elezione del Presidente Marco Giunio De Sanctis alla guida del Comitato Italiano Paralimpico, ho assunto il ruolo di Presidente facente funzione della Federazione Italiana Bocce. È un incarico che svolgo con impegno e senso di responsabilità, insieme al Consiglio Federale e al Segretario Generale, per garantire continuità istituzionale e operativa fino all’Assemblea Nazionale Straordinaria Elettiva e all’Assemblea Nazionale Straordinaria per le modifiche statutarie previste a Torino il 13 settembre”.
Cosa le riserverà il futuro?
“Sarà un periodo intenso e farò di tutto per essere presente negli appuntamenti federali. Ho deciso di candidarmi alla presidenza della Federazione nelle prossime elezioni, sulla base di un percorso che mi ha visto coinvolto in questo mondo come atleta, dirigente, consigliere federale e vicepresidente vicario. Non sarò l’unico candidato, com’è giusto che sia in una federazione viva e partecipata. Credo che il confronto sia sempre un valore, soprattutto se orientato al bene del movimento boccistico italiano”.
Da qui a settembre ci sono anche importanti manifestazioni internazionali. L’Italia può conquistare tante medaglie?
“Ritengo che l’Italia possa ottenere ottimi risultati. Le nostre Nazionali sono composte da atleti e atlete di grande talento e dedizione, e possono contare sul lavoro costante e qualificato degli staff tecnici, che seguono con competenza ogni fase della preparazione. In tutte le specialità: dalla raffa al volo, passando per la petanque e la boccia paralimpica. Ci presentiamo con formazioni competitive, frutto di una programmazione seria e di un grande impegno collettivo”.
Ma nell’immediato futuro si svolgeranno le Final Four della Petanque a Gorizia.
“Le Final Four della Petanque si svolgeranno in una cornice davvero speciale: la bellissima Piazza della Vittoria a Gorizia. È un evento reso possibile grazie al grande lavoro organizzativo del Comitato Regionale Friuli-Venezia Giulia, guidato dal Presidente Giancarlo Blasigh e dal suo staff, che hanno operato con grande impegno e competenza. Gorizia, Città Europea della Cultura 2025, ha mostrato grande sensibilità verso il nostro sport, e le istituzioni locali hanno contribuito in maniera significativa alla costruzione dell’evento. In contemporanea si svolgeranno anche i Campionati di Tiro Giovanili della specialità Volo, a conferma della centralità e della vivacità del movimento boccistico sul territorio”.
A ottobre, per il secondo anno consecutivo, tornerà il World Boccia Challenger a Olbia. Lei nel 2023 è stato capodelegazione a Poznan in Polonia.
“È un appuntamento internazionale di grande prestigio, che testimonia l’attenzione della nostra Federazione verso il settore paralimpico. Olbia, anche quest’anno, sarà teatro di una manifestazione di alto profilo tecnico e organizzativo. Personalmente, nella Boccia ho vissuto l’esperienza di Poznan da capodelegazione nel 2023 con grande emozione e orgoglio. La Boccia è una disciplina in continua crescita, e siamo convinti che il World Boccia Challenger di ottobre rappresenterà un’altra tappa fondamentale per il suo sviluppo in Italia, anche e soprattutto in vista delle Paralimpiadi di Los Angeles 2028, a cui spero che potrà esserci l’esordio dei nostri azzurri”.
Quali sono, secondo lei, le sfide principali che attendono la Federazione Italiana Bocce nei prossimi anni?
“Credo che una delle sfide fondamentali sia saper coniugare tradizione e innovazione. Le bocce hanno radici profonde nella nostra cultura sportiva e sociale, ma oggi è essenziale rinnovarsi, dialogando con le nuove generazioni e investendo in comunicazione, formazione, promozione e impiantistica. Un altro aspetto imprescindibile è il rapporto con i territori: sarà centrale continuare ad ascoltare da vicino le esigenze delle società, dei comitati e dei dirigenti locali, valorizzandone le buone pratiche e affrontando con concretezza le criticità.
Dobbiamo rafforzare il legame con il mondo scolastico, giovanile e paralimpico, per rendere le nostre specialità sempre più inclusive e attrattive.
Da parte mia, sento forte il desiderio di trasmettere la passione e l'entusiasmo che ho sempre avuto per questo sport, affinché si torni a vivere le bocce con gioia, partecipazione e senso di appartenenza in ogni categoria e ad ogni livello”.