John Steinbeck scrisse che la generazione più giovane è la freccia e la più vecchia è l'arco. Ebbene nelle bocce i nonni sono muniti di una faretra enorme visto che le giovani promesse, nel novanta per cento dei casi, hanno attinto da loro il desiderio di cimentarsi nella disciplina boccistica. E' capitato pure ad Elisa Bulla, diciottenne valdostana di Saint Vincent.

 

E' stato nonno Sergio – esordisce la stessa – a trasmettermi questa passione. Andavo a vederlo giocare sui campi della Zerbion di Chatillon, insieme a mio zio Andrea Peaquin e a mio fratello maggiore Stefano. Con loro ho disputato le mie prime partite. Nel frattempo si aggiunsero altri giovani, come i fratelli Falconieri, con i quali siamo poi passati alla Bassa Valle di Pont Saint Martin . Dopo le prime gare a livello regionale, nel 2014 è arrivato il debutto nel campionato italiano. Sono seguite le partecipazioni ai successivi tricolori del volo e finalmente nel 2017 ho potuto gioire conquistando il primo titolo, quello a coppie under 15, con Federico Golfetto. In quell'anno, con suo fratello Matteo, debuttai nella Targa Junior, la gara di Alassio a cui aveva già partecipato mio fratello Stefano“.

 

Nella stagione 2018, Elisa Bulla ha esordito nel massimo campionato femminile, in prestito per i colori dell'Auxilium Saluzzo, sostenendo le prove individuali e un paio di tiri di precisione. Esperienza importante, consolidata negli impegni in categoria under 18, dove ha sfiorato il successo ad Alassio in coppia con Mattia Falconieri (battuti in finale dal Jolly di Graziano), si è fermata al bronzo nel tricolore di combinato e ha brindato con lo scudetto giovanile della Bassa Valle. Sotto le insegne del club del presidente Amilcare Giopp, Elisa ha disputato gli ultimi due campionati, impiegata sia nel combinato, che nell'individuale e nel tiro di precisione. Nel 2019 è riuscita a salire sui podi dei campionati italiani under 18, ma si è dovuta fermare sul terzo gradino, sia nell'individuale, che nel tiro di precisione, che in quello a coppie con Mattia Falconieri. E' arrivata però la soddisfazione del titolo di società con il team rossonero.

 

“Quei terzi posti – sottolinea Elisa – mi hanno lasciato un po' di amaro in bocca. Avrei preteso qualcosa in più. Comunque non mi lamento del mio percorso. In questi anni il momento più bello è coinciso con la convocazione del citì Amerio per l'amichevole con la Francia, nell'ottobre 2019. Quando ho aperto la borsa ed ho visto la maglia azzurra con il mio nome, ho provato una grande emozione. Spero che questo debutto possa avere un seguito“.

 

Elisa Bulla, che frequenta il quinto anno dell'Istituto Professionale Socio Sanitario a Verres, continua ad essere seguita dallo zio Andrea e dal professor Marco Basilio, indiscusso mentore di giovani talenti, e non solo. La sua prova preferita è il combinato, guarda caso quella che implica completezza tecnica. Non ha campionesse di riferimento (“Mi ispiro di più ai fuoriclasse maschi“ precisa Elisa), e da quando ha ripreso gli allenamenti, scalpita per rimettersi in gioco.

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