Una carriera boccistica, seppur solo 23enne, già divisa tra l’Italia e la Francia. Gaia Falconieri è un’atleta oggi tesserata con la Bassa Valle Helvetia, in prestito alla Forti Sani per disputare il campionato di serie A. Una girovaga sia per cullare la propria passione, ma anche nello studio.

“Ho giocato due stagioni nella massima serie francese, in forza al Fontaine, vincendo lo scudetto transalpino – ha affermato la giocatrice valdostana – È stato un bel biennio, ricco di soddisfazioni sportive e umane. Ho approfittato della mia esperienza universitaria nel Paese d’Oltralpe per giocare in un campionato dal livello altissimo”.

“Il livello femminile del Volo in Francia è alto, anche perché c’è maggiore competitività e l’ambiente è diverso. In campionato, ad esempio, viene dato molto più peso alle prove veloci – le parole di Gaia Falconieri – Io ho avuto l’onore di allenarmi e giocare con pluri-campionesse del Mondo, come le sorelle Corinne e Valérie Maugiron”.

Gaia Falconieri ha studiato Lingue e Comunicazione per l’Impresa e il Turismo con una parentesi, grazie all’Erasmus, anche in Svizzera. “Ora sto seguendo un Master Europeo in Marketing Internazionale, per il quale, dopo esser stata in Polonia, ora sono tornata in Francia, a Grenoble, prima di doverlo seguire per sei mesi in Germania e altri sei in Spagna”, ha spiegato la ventitreenne.

In queste settimane, in prestito alla Forti Sani, fa la spola Italia – Francia nel fine settimana per gli impegni sportivi, “anche se riesco ad allenarmi solo sulla parte atletica, perché in Francia gli impianti sportivi sono chiusi e, inoltre, c’è il coprifuoco dalle 19 alle 6. Le bocce le tocco soltanto durante gli incontri di campionato”.

Gaia Falconieri vanta un palmares invidiabile con un tre scudetti, due in Italia con Borgonese e Florida, uno in Francia col Fontaine, un argento mondiale nella staffetta con Serena Traversa (Cina), un bronzo mondiale nella staffetta del 2016 (Marocco), un bronzo europeo a coppie con Valentina Basei a Saluzzo nel 2015 e due argenti continentali, Saluzzo nel 2017, con Serena Traversa nella staffetta e Francesca Carlini nelle coppie.

“Ho iniziato a giocare a sette anni – ha ricordato Gaia Falconieri – Avevo i campi di bocce sotto casa, quelli dela società Zerbion, e mio padre era un istruttore. Ho provato a giocare e, sin dal primo allenamento, mi sono appassionata e ho capito che il mondo boccistico mi appartenesse appieno. La svolta c’è stata a Roma nel 2010, quando ho vinto la mia prima medaglia ai campionati italiani nel combinato Under 14. Nel frattempo, avevo iniziato anche mio fratello Mattia e con lui ho avuto modo di condividere questa sana e bella passione sportiva. Ci siamo sempre sostenuti a vicenda”.

“Lo sport delle bocce mi ha aiutato a crescere sotto tutti i punti di vista, perché già da ragazzo capisci che, per ottenere i risultati, servono lavoro, sacrificio e allenamento– ha concluso Gaia Falconieri – Grazie alle bocce, inoltre, ho avuto modo di viaggiare e conoscere tante persone di tutto il mondo. Consiglieri ai più giovani di provare, perché è una disciplina sportiva grazie alla quale puoi toglierti grandi soddisfazioni a tutti i livelli”.

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