La Brb ha raggelato ancora le speranze delle avversarie ed è regina di Coppa, anzi di Coppe. E' lei ormai la Nostradama, l'astrologa di se stessa che prefigura scudetti e Coppe. E' passata regolarmente nel cielo di Chieri, dove per la terza volta si sono celebrate le fasi conclusive della competizione tricolore giunta all'edizione numero 37. La cometa di Aldino Bellazzini, come quella di Halley, è sempre più visibile a occhio nudo e si allontana ancora sull'orizzonte delle antagoniste, toccando quota 8 in un albo d'oro di Coppa Italia dove soltanto la Chiavarese (6 trofei) può ancora insidiarne la leader ship. Il coperchio sulla terza delle competizioni prestigiose (scudetto, Coppa Europa, Coppa Italia) lo ha messo la Signora in Rosso, firmando il secondo “triplete” undici anni dopo quello del 2012 ed eguagliando quelli della Chiavarese (1992-1994). La linea della Brb ha subito dato segnale di occupato, dal primo match con la Saranese, fino al quarto ed ultimo con la sorprendente Albese, grazie ad un gruppo di attori principali, come Emanuele Ferrero, Marco Capello, Fabrizio Deregibus, Enrico Barbero (Alberto Cavagnaro nel secondo incontro), interpreti della quadretta, Daniele Grosso il solista, e Luigi Grattapaglia in tandem con  Simone Nari. Al di là dei fatti contingenti, il messaggio che parte dopo Chieri, è chiarissimo : la Brb non è ancora, non è mai stanca di vincere. Firmato : Aldino Bellazzini. E proprio il nocchiero del team, sottolinea :” Si è creata un'alchimia irripetibile. Giocatori, dirigenti, società, sono un corpo unico. E' questo che fa la differenza. E poi l'esemplare comportamento dei giocatori. Chi va in difficoltà trova sempre il supporto del compagno. Determinante avere dei giocatori forti, come del resto hanno altre squadre, ma alla fine quando arrivi al dunque, c'è qualcosa in più che ci fa cogliere l'obiettivo. In finale c'è stato grande equilibrio. Alcuni giocatori arrivano da una stagione stancante. Con la quadretta siamo andati sotto di 5. Poi poco per volta il recupero sino al 7 a 7 e il sangue freddo col punto decisivo dopo un pallino per parte. Al contrario, a coppie eravamo in vantaggio per 11-6 e ci siamo fatti rimontare e battere “. 

Applausi anche per l'Albese. Un secondo posto storico trattandosi di formazione cadetta. Il team del tartufo schierante nei due giorni Valentino Dubois, Emanuele Lebbiati, Alfieri Negro, Simone Rosso, Romolo Artusio, Luca Negro, Ugo Bianchi , ha privato, seppure in extremis, la Chiavarese di disputare una finale annunciata.

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