Due finali contraddistinte dall’esperienza degli atleti in campo, Serra de Conti – Sangiustese in Prima Categoria e Aquila – Laurmend in Terza, e dalla freschezza dei giovani del Città di Spoleto e del Possaccio in Seconda. Questo il leitmotiv dell’epilogo del Campionato Nazionale di Promozione, kermesse che, in questa stagione, ha visto la partecipazione di oltre 700 squadre.

A laurearsi campioni d’Italia: gli anconetani del Serra de Conti, gli umbri del Città di Spoleto e gli abruzzesi dell’Aquila.

 

Le finali, disputate al Centro Tecnico Federale di Bergamo, sono state caratterizzate dall’equilibrio: 5-3 i successi del Serra de Conti e dell’Aquila, ai pallini contro la giovane truppa del Possaccio la vittoria del Città di Spoleto.

 

Al terzo posto si sono classificate: Coppola Bocce (CE) e San Vincenzo (LI) in Prima Categoria; Olsaretti (FR) e Libertas San Marino in Seconda; Arceviese (AN) e Boville Marino (RM) in Terza.

 

Il direttore di gara è stato Christian Giovannini, arbitro nazionale dell’AIAB Reggio Emilia, che, insieme allo staff arbitrale, ha curato il regolare svolgimento dei 21 incontri disputati nel fine settimana bergamasco.

 

“Una competizione che ha visto ai nastri di partenza oltre 700 squadre e qualcosa come settemila tesserati tra atleti, tecnici e dirigenti. Tra l’altro, grazie all’inizio dei campionati a squadre, essendo la nostra disciplina a basso rischio, sin dallo scorso mese di gennaio, i nostri atleti sono potuti ritornare nei bocciodromi, nonostante l’emergenza sanitaria in corso – ha affermato il presidente Marco Giunio De Sanctis durante la cerimonia di premiazioni – Sport per tutti e Alto Livello sono complementari tra loro, perché dal primo si parte per raggiungere i massimi livelli. Del resto, lo abbiamo visto durante le finali come l’attenzione si sia spostata dalla Prima Categoria, dove erano impegnati atleti già affermati, alla Seconda, poiché Città di Spoleto e Possaccio stavano giocando con alcuni tra i più validi giovani in circolazione”.

 

“I ragazzi vanno seguiti e spronati, perché da loro dipende il ricambio generazione e, con un valido percorso tecnico-agonistico, potremo sperare di avere, un domani, altri campioni, come è nella migliore tradizione boccistica italiana”, il commento del presidente De Sanctis, intervenuto anche in diretta streaming durante il primo tempo delle finali.

 

“È stato bello sentire il calore dei tifosi all’interno del Centro Tecnico Federale, dove, ancora una volta, il nostro mondo ha dimostrato la propria veracità e popolarità. Emozionanti sono stati i tiri al pallino della finalissima tra Città di Spoleto e Possaccio, grazie a cui l’adrenalina è salita ai massimi livelli sia tra gli atleti che tra gli spettatoriha proseguito De SanctisI campionati rispondono alla bellezza della nostra disciplina sportiva, poiché le squadre coinvolgono atleti, tecnici, dirigenti, familiari, amici, appassionati, tutti accomunati da un unico obiettivo”.

 

“Il ringraziamento per l’organizzazione delle final eight di questi campionati va al presidente della FIB Lombardia, Moreno Volpi, al presidente del Comitato Organizzatore Locale, Roberto Nespoli, e a tutta la squadra di collaboratori, per un valido lavoro all’unisono, al fine di non lasciare nulla al caso per quest’evento che ha visto coinvolte 24 squadre e circa 240 tra atleti, tecnici e dirigenti”, ha concluso il presidente De Sanctis, presente a Bergamo insieme al vice-presidente vicario Moreno Rosati, al consigliere federale Sergio Ripamonti, al Segretario Generale Riccardo Milana, al presidente della FIB Lombardia, Moreno Volpi, e ai rappresentanti territoriali del CONI.

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