È prevista per domenica la terza e penultima tappa del “Marche Challenge”, una delle iniziative promozionali più interessanti della Raffa agostana. Nato da un’idea del dirigente e atleta Luca Capponi (componente della Commissione Giovanile Nazionale, coordinata dal Consigliere Federale Maurizio Andreoli, unitamente ad Andrea Mazzoni e a Doriana Rescigno), l’evento mira a promuovere la specialità coinvolgendo giocatori di ambo i sessi, nonché bambini e atleti paralimpici. Stando ai risultati delle prime due tappe, il successo conseguito si è rivelato davvero strepitoso: tra partite tradizionali e giochi alternativi, i partecipanti/avversari socializzano e si confrontano tra loro. A ogni tappa si affrontano otto squadre, composte da due donne, due Juniores e due disabili. Ognuno gioca con il “diverso da sé”, in una squadra abbinata a un colore. Al mattino si inizia con una partita a coppie, che termina con la squadra che arriva per prima ai 10 punti o che chiude in vantaggio dopo venti minuti di gioco. Segue un incontro a terna: anche in questo caso si aggiudica il match chi giunge per primo a 10 punti (i minuti a disposizione sono tuttavia trenta). Tutti sfidano tutti. Nel pomeriggio, via al tiro di precisione e al bowling con le bocce (gioco particolarmente diffuso nelle Marche). Nella prima tappa non è mancata neppure la staffetta. A conclusione della giornata viene stilata una classifica, che designa la squadra vincitrice. Alle premiazioni viene comunque consegnato un omaggio a tutti i partecipanti. “Finora, nelle prime due tappe (disputatesi alla Metaurense di Pesaro e all’Elpidiense di Ascoli, ndr) abbiamo coinvolto complessivamente ottanta atleti”, dichiara soddisfatto Capponi. Gli obiettivi dell’iniziativa sono molteplici, non ultimo quello di far tornare a gareggiare ex giocatori, che per motivi personali hanno abbandonato l’agonismo. “E la cosa sta funzionando”, prosegue il dirigente. Domenica si giocherà alla Bocciofila Porto Potenza Picena, vicino a una società che dall’autunno si dedicherà alla Boccia (attività paralimpica). L’ultima tappa, in programma il 2 settembre, si svolgerà a Jesi, località da cui tutto ha avuto inizio. “Proprio alla Jesina proponemmo, lo scorso anno, un’iniziativa sul genere di quella attuale, alla quale aderirono oltre duecento atleti”. Assai numerose le iscrizioni di quest’anno, tant’è che non sarà semplice riuscire a coinvolgere tutti gli aspiranti. Il progetto, che si basa sui principi e le direttive stabilite dalla Fib, ha sensibilizzato dirigenti e autorità locali, oltre alle varie associazioni.

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