"Quando due anni or sono Elio Imbres mi invitò a collaborare ad un progetto che riguardava l'approccio di persone con disabilità al pianeta bocce, non potevo immaginare che ne sarei stato coinvolto a 360 gradi, sia sotto il profilo professionale - in qualità di conoscitore del nostro meraviglioso sport - sia dal punto di vista emotivo. Da subito, l'entusiasmo dei ragazzi provenienti dai Centri Diurni e dal "Borgo" (cioè dallo SFA, acronimo che sta per Servizio Formativo all'Autonomia) mi ha letteralmente contagiato. Stiamo proseguendo in un percorso che offre molto agli utenti, ma ancora di più a tutti noi che vi operiamo. Le bocce, per l'ennesima volta, stanno dimostrando di essere uno sport inclusivo al massimo grado. Lo sa bene anche il Presidente della nostra Federazione che, attento e sensibile alle problematiche legate alla disabilità, da parecchio tempo sta operando a favore di un incremento dell'attività paralimpica."

Con queste parole, il tecnico pavese Dario Bracchi - storico coach, fra l'altro, di MP Filtri Caccialanza, più volte squadra campione d'Italia e vincitrice della prima edizione della Champion's League delle Bocce di Alto Livello - ha spiegato il senso della seconda edizione del progetto sportivo elaborato appositamente per gli utenti con disabilità fisica e intellettivo/relazionale dei tre Centri Diurni di Pavia e del "Borgo", altra struttura del capoluogo di provincia.

Il progetto è stato presentato da Elio Imbres, referente per l'avviamento allo Sport del CIP Lombardia, nella giornata di martedì 12 dicembre presso il Campus Aquae di Pavia: oltre alle bocce, coinvolte altre due discipline: nuoto e baadminton.

Presenti, tra gli altri, il sindaco Fabrizio Fracassi, l'assessore comunale ai Servizi Sociali Anna Zucconi e Tiziano Pacchiarotti, presidente di Campus Aquae.

Gli stessi operatori dei Centri Diurni hanno sottolineato l'importanza di questo progetto sportivo, soprattutto nell'ottica dell'acquisizione di una maggiore autonomia da parte dei soggetti che hanno preso parte alla prima edizione: 52 su un totale di poco più di una settantina di persone iscritte alle strutture (con una percentuale che supera il 70%); oltre 300 le ore dedicate alle diverse attività sportive.

"Abbiamo verificato - hanno affermato Simona De Alberti e Lorenzo Cremascoli, responsabili rispettivamente dei Centri Diurni e del "Borgo" - che la pratica sportiva procura benessere fisico, autodeterminazione e indipendenza, sviluppo personale e civile convivenza. Questa progettualità ha fatto scoprire il volto concreto dell'autonomia. Non solo. Si è sviluppato un percorso piuttosto interessante: un viaggio, un cammino, in cui gli utenti hanno incontrato altre persone costruendo una serie di relazioni, affrontando nuove sfide e vari esercizi. Obiettivi raggiunti: la capacità di autodeterminarsi e di migliorare la cura di se stessi, acquisendo competenze e imparando a rispettare le regole."

Significativa la presenza e il supporto dell'Amministrazione Comunale che, nell'ambito di questa seconda edizione dell'iniziativa per i disabili, ha inserito una rilevante innovazione: l'abbinamento alla Facoltà di Scienze Motorie, dal momento che all'interno del progetto saranno inseriti alcuni studenti tirocinanti che avranno così modo di mettere a disposizione il proprio sapere e, nel contempo, usufruiranno essi stessi di un utile e concreto collante fra teoria e pratica.

"Per quanto concerne le bocce - ha spiegato Bracchi - abbiamo già preso contatti diretti proprio con i responsabili di Scienze Motorie: Gabriella Cusella, presidente dei corsi universitari, e Simone Melani, responsabile dei tirocinanti nei corsi di laurea. Possiamo contare anche sul Comitato FIB Lombardia, presieduto da Moreno Volpi, che ci supporta, così come la Delegazione FIB della Provincia di Pavia grazie a Matteo Stefanone. E intanto, vogliamo continuare a sognare. Il nostro obiettivo, magari da raggiungere nel corso del prossimo anno, sarà formare una vera e propria squadra che possa partecipare al Campionato Lombardo DIR. D'altra parte, un capitano già ce l'abbiamo: il 34enne pavese Marco Gobetti, che in questa stagione ha giocato in prestito alla Codognese, è stato protagonista assoluto contribuendo alla vittoria della sua squadra che si è aggiudicata la competizione regionale. Anche lui si allena durante la settimana presso il Club Itala, struttura i cui responsabili sostengono in pieno tale iniziativa. Insomma, posso ben dire che dopo aver vinto, in qualità di Commissario Tecnico, Campionato di serie A, Coppa Italia e Champion's League con MP Filtri Caccialanza, adesso un altro successo a cui aspiro è formare una squadra DIR tutta pavese!" 

Alcuni protagonisti progetto Pavia

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