A Pavia il binomio bocce e inclusione è inscindibile
Betulle, Naviglio, Torchietto e SFA: questi i centri diurni presenti al Club Itala di Pavia nella mattinata di giovedì 27 novembre 2025 per la conclusione del progetto di avviamento allo sport per utenti disabili sotto il profilo intellettivo, cognitivo e relazionale: un progetto peraltro sostenuto dall'amministrazione comunale che già da tre anni ha sottoscritto un protocollo d'intesa con CIP Lombardia.
Tutti i protagonisti erano presenti: per le istituzioni politiche, il sindaco di Pavia Michele Lissa con Francesco Brendolise, assessore alle Politiche per la Coesione Sociale e al Volontariato; per il CIP, il rappresentante Elio Imbres; per le bocce, il presidente FIB Lombardia Sergio Ripamonti, il vice Matteo Stefanone e il consigliere Alfio Villa nonché il Delegato FIB di Pavia Marina Ferrari e i responsabili del Club Itala; il coordinatore del progetto, tecnico e istruttore Dario Bracchi, noto allenatore di serie A che, con MP Filtri Caccialanza, ha vinto negli ultimi anni una serie di prestigiosi trofei e di titoli nazionali e internazionali.
E poi c'erano loro: i fantastici utenti dei centri diurni. Per la cronaca, al termine delle quattro prove previste, a vincere è stata la squadra delle Betulle; ma, a primeggiare davvero, sono stati i sentimenti veri e positivi: l'amicizia e la solidarietà.
"Per l'ennesima volta" - ha sottolineato lo stesso Bracchi, anima di questo progetto - "le bocce hanno dimostrato la loro immensa capacità di inclusione."
Ha ribadito il medesimo concetto Sergio Ripamonti, presidente di FIB Lombardia, il quale si è congratulato con Bracchi e con il Club Itala per le iniziative legate alla promozione dello sport boccistico e all'inclusività.
