Le bocce... quando a 40 minuti dal termine del tempo una squadra è in vantaggio per 11 a 0, non ti aspetti più nulla di emozionante, da un lato ormai certi del successo, dall'altro la massima rassegnazione. Ed invece, al suono della sirena, dopo aver perso qualcosa per strada, lo svantaggio si riduce a 12 a 8. A questo punto il pubblico presente, sussurra... se non avessero perso quel punto, se avessero cucito la penultima mano... se ... se ... se . Ultima giocata in corso ed in un attimo la squadra in vantaggio, (secondo il mio modesto parere, doveva giocare in difesa e non in attacco quando erano 4 bocce a 4...), termina le bocce, spostando con l'ultima il pallino a pochi cm dal filo che se usciva avrebbe dato la parità, con successivo tiro supplementare. A questo punto gli avversari hanno 4 bocce in mano ed il punto a terra. Aritmeticamente la possibilità, addirittura, di chiudere la partita a loro favore. Il pallino vicino al filo sx, leggero corridoio, la più vicina circa 53 cm degli avversari. Primo accosto buono, secondo no, terzo buono, 3 punti a terra, quarto accosto di misura ma per pochi mm non fa punto. Vince la Bennese 12 a 11. Forse questo gioco appassiona anche per questi capovolgimenti di situazione.
Nelle foto i finalisti con l'arbitro Chiavenuto, Sergio Baratella della Vandornese, Ettore Levis in rappresentanza del Comitato di Biella, Fabrizio Rossetti (FIB) in rappresentanza del Mongrando