Italia 5-3-4, missione goldfib. Non è un sequel della serie dedicata a James Bond, ma quanto raccolto dagli atleti azzurri in termini di medaglie, d'oro, d'argento e di bronzo, nella stagione internazionale del volo 2019. Il tintinnio di quei metalli è mancato a tutti: alla Federazione, ai suoi portacolori, agli appassionati. Così come le emozioni provocate dalle imprese genitrici. Nel tentativo di riviverle, ripercorriamone il cammino, prendendo l'abbrivio dalla novità costituita dalla Coppa del Mondo Mista di Tiri, il cui debutto è avvenuto a febbraio nella transalpina Saint Vulbas. Delle tre specialità in programma, la staffetta mista ci ha regalato un argento, scaturito dal tandem Emanuele Ferrero – Serena Traversa. Sull'ultimo rettilineo gli azzurri sono stati superati dai francesi Alexandre Chirat – Barbara Barthet. Questi ultimi hanno timbrato pure nel tiro progressivo, mettendo in fila la coppia turca e quella azzurra composta da Simone Mana e Serena Traversa. Di bronzo anche la medaglia finita al collo di Mana, stavolta in compagnia di Gaia Falconieri, protagonisti del tiro di precisione. Ma il gioiello azzurro è stato confezionato ad Alassio a fine settembre, in occasione del Mondiale Giovanile Under 18/23. Sui campi liguri l'Italia del citì Enrico Birolo, è salita ben sei volte (su otto) sul podio, conquistando 4 ori, un argento e un bronzo, che le sono valsi il primo posto nel medagliere. Artefici dell'impresa, Matteo Mana (mondiale di tiro progressivo e a coppie under 23), Gabriele Graziano (iridato nel tiro di precisione under 23), Alex Zoia (campione di coppia con Mana), Mattia Falconieri e Simone Mana (oro a coppie under 18), Ivan Soligon e Alex Zoia (argento nella staffetta u23), Mattia Aliprandi e Stefano Sciutto (bronzo nella staffetta u18). La stagione internazionale avrebbe dovuto proseguire in terra transalpina con la disputa dell'Europeo Femminile e il Mondiale Senior, rispettivamente a Saint Vulbas e Lione, ma a causa del forfait organizzativo della Francia, si è consumato soltanto l'evento maschile, ospitato dalla turca Mersin ai primi di novembre. Dopo il doppio oro di Alassio, è salito nuovamente in cattedra Matteo Mana. “Matman” è volato sul titolo iridato del tiro di precisione superando in finale lo sloveno Davor Janzic. La Slovenia si è presa la rivincita nella staffetta con Borcnik – Petric, più precisi in finale di Emanuele Ferrero e Mauro Roggero. Quest'ultimo si è poi fermato nella semifinale di tiro progressivo.

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