Primi verdetti per la Coppa Varese di bocce

La settimana 16/22 luglio avrebbe potuto rivelarsi decisiva per la maggior parte dei tre gironi previsti per la competizione a squadre – sistema a inseguimento – suddivise fra nord, centro e sud della Provincia di Varese.
Così non è stato per cui, a meno uno dalla conclusione, i due gironi a quattro squadre – centro e sud – sono ancora incerti e possono offrire soluzioni che coinvolgono due compagini per il centro – Renese e Monvallese – e addirittura tre per il sud – Bottinelli Vergiatese, Carnago e Casciago -.
Nella settimana 23/29 giugno per il centro ci sarà lo scontro Renese/Monvallese – prima e seconda della classifica – mentre per il sud ci sarà Bottinelli Vergiatese/Casciago – anche qui prima e seconda a confronto –: potrebbe non essere decisivo ed eventualmente giocare a favore del terzo incomodo – Carnago – che deve vedersela con il fanalino di coda Malnatese, ancora ancorata al palo di partenza con zero punti.
Tutto deciso, invece nel girone nord, dove la Crevese, ormai quasi certa dell’ultimo posto in classifica, ha deciso di attuare il classico colpo di coda battendo la Bederese che stava coltivando le speranze di sovvertire il pronostico dovendo ospitare, all’ultima giornata, la Cuviese sui propri campi.
Ma ciò che appariva quasi scontato – la Bederese si era imposta nell’andata per 24-8 – si è rivelata la classica pia illusione: i rossi locali non avevano per nulla l’intenzione di concedere il pass ai bianchi lacustri, anzi covavano progetti di rivalsa, seppure l’inizio non lasciasse presagire il drammatico svolgimento finale.
Infatti, il Mario Tartaglia dopo uno 0-2 iniziale, iniziava a macinare uno spietato atteggiamento nei confronti del presidente crevese Delli Gatti che non giocava male, anzi, ma quell’altro, indemoniato, nulla concedeva, macinava punti su punti, inserendo le sue bocce ovunque, quindi naturale conclusione del set per 8-2.
Strada spianata per i bederesi? Ma per carità!
Sul campo iniziava la sagra non degli errori, bensì degli orrori, lasciando spazio al romanzo di Christofer Moore, nel quale domina il demone Catch capace d’incredibili perverse azioni.
Il duo Spozio/Talarico iniziava a essere suggestionato dalla cultura giapponese, segnatamente da quella nella quale pervade il concetto del sacrificio supremo dei samurai con l’uso del harakiri davanti allo spettro della sconfitta: lo Spozio, con una lodevole interpretazione del suo ruolo, avendo verificato di essere sotto prestazione su terreni di gioco che non ama, chiedeva la sostituzione, lasciando spazio a un veterano di quei campi, Antonio Testa.
Non è che le vicende offrissero un aspetto molto diverso, il Testa, è vero, metteva una prima boccia in modo egregio, poi una volta allontanata, si guardava bene di mettere la seconda; il Talarico, sovente impeccabile in bocciata, si lasciava aggredire da feroci attacchi di amnesia, commetteva errori inusuali – una sì, due no – spianando di fatto il sentiero ai crevesi di Boccioloni – perfetto in accosto – che non ne approfittavano completamente solo perché le bocciate del Colli continuavano imperterrite a inseguire il vento. Comunque la rimonta, seppur lentamente, si perfezionava e alla fine delle coppie Bedero era in svantaggio per 16-14.
“Adesso arrivano le terne e vedrete che le sorti cambieranno”, mormoravano un po’ sconsolati i supporter bederesi.
Neanche per idea. Il Testa si stancava di alternare e sceglieva la strada della continuità: la commedia delle esibizioni orribili continuava, il Tartaglia, per non essere a disagio, dimenticava le splendide giocate dell’individuale e il Segrada, dopo un inizio promettente, li seguiva in modo umile e consapevole, permettendo a Branchini Armando/Aldegheri/Finali di confezionare il pacco dono di una sconfitta che permetteva alla Cuviese di accedere alle finali, pur essendo spettatrice.
Durante l’Assemblea delle Società del 20 giugno a Carnago era effettuato il sorteggio per le finali del 05 luglio a Carnago: girone sud/girone nord, perdente contro girone centro.
Roberto Bramani Araldi
FONTE DELL'ARTICOLO:- Varese News- Luino Notizie/Eco del Varesotto.