Pillole di Storia Edizione 3
*Pillole di Storia*
#BocceChePassione
Puglia Amarcord a cura di Gianni Di Mitri 💪🏻che si ringrazia per i referti storici
C.R.A.L. MM Ta ed C.R.A.L. ARTIGLIERIA Ta
la rivalità dei due club piu forti della regione .
Correvano gli anni 50 e 60 ed a Taranto oltre al calcio non si parlava altro che delle bocce e della rivalità tra le due società bocciofile piu importanti della città , il CRAL Arsenale ed il CRAL Artiglieria . Sorte come dopolavori della Marinarsen e della Caserma Carlo Mezzacapo dell'E.I. erano entrambe site nel centro della città di Taranto ed ironia della sorte l'una era dirimpettaria dll'altra . Il Cral Arsenale era in via Leonida nr 1 ed il Cral Artiglieria al nr 2 . Quello che ricordo con certezza è che numericamente sia la prima che la seconda bocciofina potevano contare su un centinaio di iscritti cadauna . In ambito Regionale non avevano rivali tranne qualche eccezione come la Santa Rosa ed il Monopolio di Lecce , la Magliese di Maglie , La tripolina di Brindisi , Il DLF e la Stanic di Bari e L' Aurora di Foggia . All'epoca le gare , prevalentemente a terna , erano ai 15 punti con finalissima ai 18 mentre le piste erano prevalentemente in terra battuta . Le finalissime , al contrario delle abitudini attuali , erano assistite da un pubblico gremitissimo ed erano disputate sempre tra la mezzanotte e l'una del mattino . Il cav Fiorenza ed il cav Lagioia che erano i direttori nazionali di gara di quegli anni ( unici nella Regione ) riuscirono a contare una volta circa 250 spettatori . Raramente a Taranto sia se la gara era organizata dall' Artiglieria o dall'Arsenale la finale prevedeva una formazione proveniente da fuori Provincia perchè a contendersi il trofeo erano sempre le due formazioni cittadine . Per l'Arsenale c'era Gaetano Schirano detto Fulmine all'accosto , Serafino Friuli detto Fifì come centrale e Gino Cozzani alla raffata , , mentre l'Artiglieria si schierava con Nino Triuzzi all'accosto , Gigetto Cavaliere detto Cavalcante centrale , ed Antonio Sirabella detto Jepson ( per la incredibile somiglianza con un giocatore del Napoli ) alla raffata . Non sono qui per raccontarvi chiacchiere ma gli errori che questi giocatori commettevano durante il corso della partita , dopo 15 ore di gioco continuato , erano quasi nulli . Tutti su una prestazione al 98% . I piu rumorosi negli applausi eravamo noi ragazzi che nella maggior parte dei casi eravamo appollaiati sulla parte piu alta dei bunker limitrofi alle piste . Ricordo Gianni Cozzani , Gino Lentinello , i fratelli Antonio ed Angelo Caffio , I Fratelli Tonino e Vincenzo Nappo , Morvillo , Sardella , Avallone ,e mimmetto Schirano per l'Arsenale mentre I nostri rivali nel tifo erano i fratelli De Marzo , Tonino Caracciolo , I fratelli Maggi , Aldino Triuzzi , ed i fratelli Caforio . Credetemi , un tifo serio ed educatissimo caratterizzava la serata ed alla fine come al solito gioia per i vincitori ed amarezza composta per gli sconfitti . Il piu delle volte a vincere le competizioni era la terna del CRAL ARSENALE . Un a formazione davvero forte chiamata da tutti LA TERNA CANNONE e che avrebbe potuto davvero dire qualcosa ai campionati italiani di quegli anni se non fu impedito loro dal comando della M.M. di partecipare agli eventi perchè non dipendenti della Marina . ( non si poteva pagare vitto , alloggio e viaggio a persone non dipendenti ) . Gaetano Schirano era un accostatore non comune perchè nel momento dell'accosto imprimeva un particolare effetto rotatorio alla boccia in maniera tale da imprimerle una direzione tale da aggirare ostacoli posti davanti al pallino . Lo chiamavano Fulminiello perchè da giovane giocava al calcio nella Fulmine di Taranto . Fu un maestro per tutti noi ragazzi . Alla raffata era solito bocciare con un mezzo sottomano in maniera che si potesse verificare il fermo . Serafino era un individuale completo con accosti apprezzabili e bocciate soptramano e sottomano . Gino Cozzani è stato a mio parere il miglior raffatore di tutti i tempi nell'ambito Regionale . A parte la bravura nel colpire l'attrezzo avversario del quale si intravedeva solo uno spicchio , era dal cambio colore facile. Ricordo un aneddoto al proposito dio questa terna . Il fatto si svolse a Maglie presso il bocciodromo Paiano . Di prima partita gli avversari di turno dopo il sorteggio per chi comincia a giocare , si avvivinarono a Gino Cozzani e dissero : NOI NON GIOCHIAMO SE CI CONCEDETE UN PUNTO ! per dovere di cronaca , ricordo benissimo , la seconda partita la vinsero 12 a 0 e la terza 12 a 0 . Noi della Marina Militare eravamo gemellati con il DLF di Bari , era davvero un incontro piacevole ed amichevole tutte le volte che dovevamo cimentarci in una gara sia a Bari che a Taranto . Ricordo il sig. Viterbo di Bari che veniva a Taranto in Lambretta , Il Sig. Carmineo che fu convocato nella nazionale Italiana , e la Famiglia Tarantino alla quale sono legato personalmente . Con i leccesi eravamo si amici ma hanno sempre mostrato un carattere decisamente serio e non certo gioviale come il nostro . Ricordo un galant'uomo tra i leccesi , il prof . Parisi che da autentico sportivo fu il primo a Lecce ad indossare una tuta sportriva . Poi ricordo un bravo accostatore della Santa Rosa , Tale Benito ed una terna formata dai tre fratelli Ingrosso . Come dirigenti non è certo da dimenticare Massimino Malinconico , che riuscì a far disputare i campionati italiani nel Salento oltre che ad organizzare competizioni internazionali a Bari . Infine devo dire che i leccesi ogni anno organizzavano 3 o 4 gare nazionali alle quali partecipavano giocatori provenienti da ogni angolo della Penisola . Dei Brindisini ho anche un buon ricordo come del resto anche dei foggiani . Potrei raccontare una moltitudine di aneddoti davvero ingente . Ma la morale di questi racconti è che un tempo c'era piu serietà nel considerare le competizioni boccistiche tanto che gli spalti delle bocciofile erano gremite al momento delle finali al contrario di oggi che negli impainti restano solo i contendenti e gli organizzatori . Che prima c'era davvero una festa quando si incontravano brindisini , tarantini , leccesi , baresi e foggiani , al contrario di oggi che sembra quasi si incontrino estranei .