Bilancio in chiaroscuro per l’Italia impegnata, e uscita subito di scena, nel Mondiale femminile di petanque di Douais (Francia) . Nel tiro di precisione Monica Scalise si è fermata a un passo dalla zona ripescaggio dopo aver concluso il turno di qualificazione al 23° posto con 22 punti. Sarebbero serviti altri 3 punti per avere la chance di giocare lo spareggio e proseguire l’avventura agli ottavi. Percorso diverso per le Azzurre impegnate nel tabellone della terna. In campo con Mariangela Arcesto, Sara Ferrera, Vanessa Romeo e con la stessa Monica Scalise l’Italpetanque del commissario tecnico Riccardo Capaccioni, ha chiuso il primo turno con 4 vittorie (di cui una a tavolino) per subire poi l’unico stop nel 13-3 contro la Spagna. Sfiorato l’accesso diretto agli ottavi, le Azzurre si sono fermate nello spareggio contro la Germania, perso di misura 10-9. Incoraggiante invece, il secondo posto ottenuto nella Coppa delle Nazioni, gara abbinata al Mondiale. Le Azzurre hanno ceduto solamente in finale, battute 13-6 dalla Malesia dopo aver aliminato in precedenza Tunisia (13-12), Algeria (10-9) e Olanda (13-4).  “La nostra Nazionale esce da questo Mondiale femminile con un po’ di rammarico, perché dopo un girone eliminatorio giocato con qualità e determinazione avremmo meritato di accedere agli ottavi – ha commentato Roberto Favre, presidente della Federazione italiana bocce -. È stata comunque un’importante occasione di confronto e crescita in un percorso che stiamo portando avanti con impegno e continuità. Nel tiro di precisione abbiamo avuto modo di misurarci con le migliori specialiste al mondo, accumulando esperienza e consapevolezza. Da questa competizione ripartiremo con maggiore determinazione per continuare a crescere e raggiungere nuovi traguardi nei prossimi appuntamenti internazionali”. Parole di rammarico anche da parte del ct Capaccioni. “È stato un Mondiale difficile e purtroppo ci siamo dovuti arrendere alla Germania in una partita giocata sotto tono. Le nostre ragazze hanno mancato l’accesso diretto agli ottavi di finale per un soffio. Rimane il rammarico di aver sfiorato un piazzamento che poteva trasformarsi in altro. La squadra si è infatti espressa ad alti livelli nel girone eliminatorio cercando di riscattare il brutto risultato dell’Europeo dello scorso anno. In un palcoscenico internazionale dominato dalle selezioni dell’Est (Thailandia, Cambogia e Vietnam sono tre delle quattro semifinaliste insieme al Belgio), risulta sempre più difficile emergere e fare risultato. Chiudiamo comunque questa rassegna iridata con la consapevolezza di avere tutte le potenzialità per crescere a condizione che si alzi l’asticella sotto il profilo dal lavori e delle risorse sa investire mentre le società dovranno agevolare e assecondare di più il percorso di crescita delle rispettive atlete”. A tracciare un bilancio della rassegna iridata anche Flavio Stani che in Francia ha guidato l’Italia nelle vesti di capo delegazione. “Da un lato abbiamo un piazzamento che non possiamo considerare positivo mentre dall’altra dal campo sono arrivati segnali di crescita, a dimostrazione che la strada intrapresa dalle nostre atlete è quella giusta. Resto invece perplesso sull’organizzazione di questo evento, con tante lacune legate alla logistica e alla comunicazione. Molto belle, invece, location e le scenografie con i giochi di luce”.

 

(In foto le Azzurre sul podio della Coppa delle Nazioni)

jQuery(window).on('load', function() { new JCaption('img.caption'); }); jQuery.urlShortener.settings.apiKey='AIzaSyB9Z_0jbJ4-cZAis8KkEgZE2iGWFTQd8nE'; jQuery.urlShortener({ longUrl: "", success: function (shortUrl) { //shortUrl -> Shortened URL jQuery("meta[property='og:url']").attr('content',shortUrl); href=jQuery("#twitterhref").attr('href'); jQuery("#twitterhref").attr('href',href+'&url='+shortUrl); }, error: function(err) { alert(JSON.stringify(err)); } });