Quando il copione cede ampio margine alle società non protagoniste – nel senso della categoria e dei trofei – non si può fare a meno di farsi attrarre dal febbrile ruminare dei volontari della Centallese. Un mantice sempre attivo, un crogiolo che ribolle, una pentola che non smette di borbottare. La crescita strutturale del club cuneese è un esempio unico da imitare.

Negli anni ottanta – esordisce il presidente Franco Raccasiamo riusciti a ricavare due campi per il volo sul terreno dell'Oratorio, poi diventati quattro per esigenze contingenti di frequentazione. Nel 1985 abbiamo ottenuto l'utilizzo di un terreno comunale e il 7 dicembre del 1986 è nato il primo bocciodromo con 6 campi all'aperto. Campi diventati 10 l'anno successivo. Ma il problema restava quello di consentire ai nostri tesserati un'attività invernale, e così nel '97, 4 dei 10 campi all'aperto, sono stati coperti. Visto il crescente interesse nel Cuneese della specialità della petanque, nel 2008 siamo riusciti a dotare l'impianto di 8 corsie esterne per le piccole bocce. Non soddisfatti , nel 2012 quei 4 campi coperti e riscaldati sotto il porticato, li abbiamo trasformati in 6 di petanque e 2 del volo. In quelle condizioni era però impossibile organizzare eventi di un certo livello e così, nel maggio del 2018, la Centallese si è dotata di uno stadio della petanque con 8 campi esterni con dimensioni regolamentari per incontri internazionali, e nel contempo i terreni sotto il famoso porticato si sono tramutati in 10 campi coperti per l'attività della petanque. E non è finita, perchè a novembre dello stesso anno, siamo riusciti a far lievitare ad 8 i campi all'interno del bocciodromo del volo “.

Dinanzi alle perplessità e ai punti esclamativi scaturenti da un simile alveare, il massimo responsabile del club, segretario per un ventennio, dal 1981 al 2001, e presidente dal 2006, a due voci con il suo vice, Giuseppe Arese, sottolinea trattarsi del frutto del volontariato e di contributi bancari, oltre a prestiti infruttiferi dei soci. Soci che prima del coronavirus ammontavano a ben 906.

Ovviamente – prosegue Racca – non abbiamo perso di vista tutto il resto. Mi riferisco all'attività agonistica che prima della chiusura ci vedeva in ottima posizione di classifica nel campionato di Promozione del volo, e protagonisti nella serie A2 femminile della petanque. Ma un occhio di riguardo è rivolto all'attività giovanile. Abbiamo una scuola bocce attiva tre giorni la settimana (lunedì, martedì, giovedì), due per il volo ed uno per la petanque, sotto l'occhio vigile degli istruttori Sergio Bottero, per il volo, e Davide Dalmasso, per la petanque. Con loro collabora Ernesto Tardivo, oltre al campione del mondo Simone Mana, la cui presenza è un incentivo in più per i nostri ragazzi. Una cinquantina, fra i quali spiccano Matteo Torta, in entrambe le specialità, Matteo Pellegrino nella petanque e Alex Dalmasso nel volo. Fra le altre attività ospitiamo volentieri un gruppo di disabili mentali della Asl Uno di Cuneo, tutti i martedì da ottobre a giugno “.

Dal 5 marzo la Centallese ha chiuso i battenti in attesa di una probabile imminente riapertura. Ma Franco Racca palesa titubanze e incertezze.

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