“Nomen omen”, dicevano i latini. Il nome è un presagio. E sicuramente chiamarsi Simone Mana significa che c'è un destino in quel nome. Anche lui, come l'altro, il venticinquenne pluridecorato, è di stirpe cuneese, e di anni ne ha 17. Teen ager rampante del barnum boccistico del volo, è il gioiellino della Beinettese e può vantare un ruolino di marcia che è già un certificato di garanzia. Dopo il titolo italiano a coppie under 14 conquistato con Gabriele Balsamo, nel 2014, è arrivato il bronzo di società under 15, nel 2017; l'anno successivo, Simone è andato a segno ancora nella specialità a coppie, cogliendo il tricolore insieme a Steven Piramidi, per fermarsi sul terzo gradino sia nel tiro progressivo che nel campionato di società, sempre sotto le insegne della Beinettese. Ma è stato il 2019 ad esaltarne la crescita e a regalargli la prima convocazione in azzurro, ripagata con il titolo iridato a coppie under 18 , in tandem con Mattia Falconieri. Un successo corroborato dall'oro tricolore nell'individuale, da due bronzi, sia nel tiro progressivo che nel campionato di società, oltre ad un primo posto nel Master di tiro progressivo ottenuto nel febbraio di quest'anno a Pianezza. “Nonostante sia salito sul gradino più alto con le prove tradizionali – sottolinea Simone – la mia specialità preferita restano le corse. Da un paio di stagioni vengo impiegato nel campionato di serie A2, sia nella staffetta che nel tiro progressivo. Il sogno di arrivare a vestire la maglia della Nazionale si è già concretato. E si è trattato di una bellissima esperienza, anche sotto il profilo umano. Ho conosciuto molti ragazzi dei quali avevo soltanto letto il nome, e con loro ho condiviso momenti di tensione, ma soprattutto di gioia. Ora sto inseguendo un altro traguardo, quello di giocare nel massimo campionato “. Un sogno che non tarderà a realizzarsi, vista la presenza di Simone Mana nel cast di “saranno famosi”. Lui però non si monta la testa. Da quando ha iniziato a frequentare una bocciofila, la Beinettese, a pochi chilometri da casa (Morozzo, ndr), seguendo le orme di papà Dario e fratello Gabriele, è rimasto fedele alla teoria dei piccoli passi. Anche perchè il suo consigliere saggio e fidato, è proprio papà Dario, mentore ed istruttore da sempre. “ E' stato il mio primo insegnante – dichiara Simone – insieme a Margherita Alione, e lo è tutt'ora “. Carattere aperto (“Vado d'accordo con tutti”) e talvolta impulsivo (come lui stesso ammette), fra i momenti più belli di questo inizio d'avventura, pone al primo posto la conquista del titolo italiano individuale. “ Mentre la prima delusione – sottolinea – l'ho patita perdendo la semifinale di tiro progressivo “. Il talentuoso morozzese Mana, in attesa di progettazioni, topografie ed estimi (frequenta il quarto anno per geometri a Cuneo, ndr), disegna parabole arcuate e magie balistiche, e rincorre l'aperto delle praterie boccistiche ancora da depredare.

 

Nella foto Simone Mana della Beinettese

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