L’Assemblea Straordinaria della Federazione Italiana Bocce ha approvato il nuovo Statuto Federale. 61,59% gli aventi diritto al voto presenti; la Carta fondamentale, nel suo complesso, è stata approvata con 6.573 preferenze favorevoli a fronte dei 345 voti a sfavore delle modifiche.

 

Dopo lo strepitoso successo dell’approvazione del testo integrale, comprensivo di ben 32 articoli modificati, da parte degli aventi diritto al voto (Affiliati, Rappresentanti degli Atleti e Rappresentanti dei Tecnici), per certi aspetti inimmaginabile, visto l’elevatissimo quorum qualificato richiesto (3/4), non posso esimermi dal rappresentare quanto segue.

 

La mia felicità, del Consiglio Federale, dei Coordinatori d'Area e degli Organi Territoriali, che hanno creduto nel progetto di rinnovamento della Federazione, è alle stelle, poiché si è tracciato un solco indelebile sulla direttrice della modernità di una disciplina splendida e affascinante, ricca di componenti culturali, sociali, aggregative, nonché agonistiche, ma da troppo tempo ferma sulle sue tradizioni e su un proprio “modus cogitandi” non correlato ai tempi.

 

Il dirigente non più estrazione di una specialità, ma in grado di avere cognizione di causa su tutte le specialità e tematiche, sia a livello federale che territoriale, rappresenta un risultato epocale per una Federazione che si è unificata nel 1980, senza esser riuscita, per 41 anni, a dare attuazione nel modo più coerente e concreto a detta unificazione.

 

In questa fase particolare dello sport italiano, ritenere funzionali allo scopo i Delegati Provinciali, in luogo dei Comitati Provinciali, è un atto di grande responsabilità e dimostrazione dell’acquisita coscienza, che nulla cambia rispetto al passato a livello operativo con il vantaggio di una maggiore celerità procedurale e burocratica, oltre a una drastica riduzione dei costi di funzionamento.

 

La contrazione del numero di tesserati per l’affiliazione delle società bocciofile è un passo in avanti, anche alla luce del difficile momento caratterizzato dall’emergenza sanitaria; mentre, l’Assemblea Nazionale composta da 360 Delegati va nella direzione di determinare un notevole risparmio dei costi organizzativi.

 

L’introduzione formale dell’AIAB nella Carta fondamentale della Federbocce, votata quasi all’unanimità dei voti espressi, rappresenta un altro passo in avanti verso la piena autonomia di settori vitali, come è quello arbitrale, che necessitano di fiducia, della massima operatività e indipendenza di giudizio.

 

In conclusione, mi preme ringraziare tutti gli aventi diritto al voto, per aver creduto e sostenuto l’azione di rinnovamento del Consiglio Federale, sicuramente non sempre perfetta, ma fortemente convinta e indirizzata sull’unità di intenti tra le varie componenti politiche, tecniche, organizzative, senza la quale non sarà possibile esprimere ciò che una Federazione completa e accessibile, quale è la FIB, merita.

 

Il Presidente della Federazione Italiana Bocce

Marco Giunio De Sanctis

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