"Succedere ad Antonio Pinna – esordisce Gianluca Lilliu, neo-presidente regionale della Sardegnaè motivo di orgoglio e al contempo di grande responsabilità perchè la sua esperienza e le sue capacità maturate in tanti anni dedicati al boccismo sardo, sono pietre miliari. Una eredità importante ed una sfida altrettanto importante che ho accettato ed ora spero di esserne all'altezza”. Sono le prime parole di uno dei più giovani governatori di regione d'Italia.

 

49 anni, di Tuili, comune della provincia del Sud Sardegna, sposato, un figlio; è un impegnatissimo funzionario della Regione. Il suo percorso boccistico prende le mosse, come tanti altri, da bambino, quando, insieme al padre, seguiva le gare organizzate in paese.

 

Provai a giocare – precisa Lilliu – e intorno ai 12, 13 anni mi misi a giocare per la Sa Jara, una società dell'altopiano; subito per divertimento, poi a 16 anni venni tesserato nella categoria L. Ma non praticai mai l'attività giovanile. Giocavo con i più grandi e arrivai alla categoria B. Quando dovetti trasferirmi a Cagliari per frequentare l'università, feci il cartellino per il Circolo Cagliari, una esperienza che non durò molto perchè la società venne spostata ed io nel 1993 decisi di interrompere l'attività. Ripresi dopo quattordici anni, nel 2007, nuovamente sotto le insegne di Tuili. Per 3 anni. Appresso militai nella Comunale Settimo, circolo della località dove mi ero trasferito per effetto del matrimonio, e dove arrivai alla categoria A". L'esperienza dirigenziale di Lilliu maturò in quel club, in veste di vice presidente, e successivamente da consigliere nel Comitato di Cagliari, come responsabile del settore femminile. Nel quadriennio successivo assunse la carica di vice presidente comitariale fino alle dimissioni del presidente Alastra.

 

Fu in quel periodo – aggiunge l'interessato – che venni invitato da Pinna al Regionale. Eletto consigliere, mi occupai della femminile. Fino a quest'anno, quando mi convinsero a candidarmi “. La neonata imbarcazione sarda ha così immerso la chiglia. Insieme al capitano, un equipaggio composto dal vice Oscar Migliorini, Lucio Masia, Mario Meloni, Patrizio Pusceddu, Matteo Cassoni, Salvatore Ghisu.

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"Ci siamo subito messi al lavoro – ha affermato Lilliu – e nella prima riunione si è parlato di bilancio e programmazione. Intanto sono stati nominati i responsabili di delegazione, Migliorini per Oristano, Masia per Sassari e Ghisu per Nuoro. Personalmente mi occupo di Cagliari ad interim. Per ovvie ragioni causate dalla pandemia, non abbiamo effettuato riunioni con le società, ma il contatto è continuo, anche perchè l'attività agonistica è in corso. Per quanto concerne la progettazione a medio termine, intendiamo puntare su formazione e promozione, e in modo particolare sull'attività giovanile. Portiamo avanti il progetto del Bocciando s'Impara, con cinque giornate ad esso dedicate. Al contempo si sono gettate le basi per un corso ad hoc per educatori sportivi, riservato a ragazzi di 17, 18 anni, da utilizzare in occasione dei campi estivi. Ovviamente contiamo di ridare impulso all'attività nelle scuole. Esperienze giovanili stanno crescendo nel Gallurese, ad Aglientu, e nel Sassarese, ma ci servono figure professionali, istruttori. Per la femminile proseguiamo su basi storiche. Siamo la seconda regione d'Italia per numero di squadre iscritte al campionato nazionale, con cinque formazioni".

 

La Sardegna però non è soltanto raffa, come sottolinea Lilliu. “Fino a due anni fa la petanque era attiva in diverse società nel Cagliaritano e nell'Oristanese. Poi alcune si sono perse. Ora stiamo cercando di ripristinarle e in altre attivare la doppia affiliazione. Appena terminata l'emergenza covid contiamo di ripartire. La petanque, per caratteristiche proprie, è la specialità che usiamo per fare proselitismo specie nelle scuole. Quanto al volo, più circoscritto nelle province di Olbia e Sassari, stiamo cercando di recuperare alcune società, grazie all'interessamento di Pusceddu con la collaborazione di Masia. Cantiere aperto quello del paralimpico, mentre stiamo lavorando alla creazione di un CAB,di cui siamo ancora sprovvisti. Dovremo partire quanto prima con l'apertura a Borore, nel Nuorese. C'è molta carne al fuoco. Speriamo di tornare alla normalità. Noi siamo pronti in tutti i settori e impegnati a trasmettere i grandi valori del nostro sport".

 

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