Lui non va da Lodi a Milano per incontrare la bella Gigogin, ma per adempiere al suo lavoro di operatore sanitario all'Ospedale Niguarda e per guidare il Comitato Regionale della Lombardia, di cui ne è diventato  governatore dal 6 febbraio scorso ed esserne stato commissario straordinario dal 2019, dopo la presidenza Ripamonti. 

Moreno Volpi non ha avuto la necessità di prendere conoscenza della realtà regionale e, contornato da un manipolo di collaboratori capaci ed esperti come Bruno Casarini, Guido Bianchi, Costantino Faedda, Roberto Nespoli, Franca Aldeghi, Mauro Perrone, si è subito tuffato fra le onde dell'esteso mare lombardo. Un oceano dove si organizza la più intensa delle attività a livello nazionale e dove sono funzionanti impianti sportivi all'avanguardia.

“Dopo il primo consiglio regionale – esordisce Volpi – abbiamo riunito tutte le commissioni, create per attuare i progetti atti alla crescita e alla promozione del nostro sport, e i sette Comitati per la nomina dei delegati. Esauriti questi appuntamenti necessari, abbiamo immerso la chiglia verso gli orizzonti prefissati e quelli che mano a mano ci stiamo prefiggendo. Fra le priorità c'è sempre l'attività giovanile. Abbiamo avviato un interessante progetto, denominato Gianfranco Bazzan, ed elaborato dal professor Bizzari, che prevede dei corsi nelle scuole primarie e secondarie, utilizzando anche insegnanti, da noi preparati, con l'obiettivo di dare poi un seguito a tale attività nelle nostre strutture. Alcune amministrazioni comunali ci hanno già offerto la loro collaborazione. Sempre in tema giovanile stiamo organizzando degli stage per under 12; un percorso formativo che dovrebbe partire a maggio”. 

È talmente colma la pentola delle idee e dei progetti lombardi, che Moreno Volpi ha difficoltà a estrarne le più significative. “Al di là delle problematiche tradizionali – ha proseguito il neo-presidente – inerenti categorie e campionati, stiamo affrontando nuove sfide e prime iniziative. Come quella dell'inserimento della petanque. Già contavamo di una società attiva che aveva preso parte alle gare organizzate dalla Liguria, la Milano Petanque. Ora ne è sorta un'altra, una sezione della Orobica Slega, con una trentina di tesserati, nel Centro Federale di Bergamo. Ed altre due sono avviate, una in provincia di Varese, l'altra di Monza. Il che ci consentirà di debuttare con un campionato regionale a squadre. Per quanto concerne l'attività femminile si è già concretizzato il nuovo progetto Lui-Lei, con un campionato promozionale che prevede dieci tappe. Per la disabilità stiamo soltanto proseguendo e incentivando progetti già in atto con Sitting, Fisdir, Special Olimpics e la Boccia. Fra le novità possiamo inserire l'organizzazione di corsi per dirigenti societari. Riteniamo siano indispensabili per la crescita del nostro sport”. 

Uno sport di cui Moreno Volpi, cremonese classe '68, abitante a Lodi, ne ha vissuto tutte le esperienze, sia da giocatore, sia da tecnico, sia da dirigente a vari livelli. “Ho cominciato a giocare – sottolinea – nel 1983 da allievo nella bocciofila Gandelli di Lodi. Dopo aver vestito altre maglie, a 21 anni è iniziata anche la mia attività dirigenziale, con la fondazione della società Vittoria Nuova. Nel '92 sono passato da giocatore nella Poiani e nello stesso anno sono stato eletto consigliere nel comitato provinciale di Lodi. L'esperienza è durata sino al '97, quando ho lasciato per assumere l'incarico di direttore sportivo della società Sestese di Milano. Proprio in quell'anno vinse il campionato juniores. E da lì ho iniziato a collaborare con il Comitato Regionale, per poi entrare nel consiglio del Comitato provinciale di Milano, e diventarne poi presidente nel 2005, fino al 2017. Nel frattempo ha ricoperto l'incarico di componente della commissione tecnica nazionale, di consigliere della Confederazione Internazionale sotto la presidenza Casarini, fino ad approdare in consiglio federale. Il resto è attualità “. 

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