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De Sanctis: “Bocce penalizzate meritavamo più contributi”

De Sanctis: “Bocce penalizzate meritavamo più contributi”
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Non ci sta Marco Giunio De Sanctis, presidente della FIB, Federazione italiana bocce, al suo secondo mandato. E lo spiega: “Sono amareggiato riguardo la ripartizione dei contributi ordinari 2024 assegnati alle Federazioni sportive nazionali. Credo che la Federazione Italiana Bocce, con tutti i risultati agonistici ottenuti in questa stagione, ovvero undici medaglie d'oro tra Mondiali ed Europei, con tanti affiliati e tesserati sportivi e con 12.000 manifestazioni ufficiali svolte nell’anno, meritasse una diversa considerazione. Non è possibile che ci sia stato un incremento del 5,8% rispetto al 2023, a livello di fondi da ripartire, e la FIB abbia ricevuto soltanto 88mila euro in più. Occupiamo la trentesima posizione tra le Federazioni sportive nazionali beneficiarie dei contributi di Sport e Salute, pur attestandoci tra le prime dieci Federazioni sportive a livello di tesserati, affiliati, competizioni svolte e risultati ottenuti. Non amo guardare nel piatto dell’altro, se non mi vedo costretto, perché il mio piatto non soddisfa il mio reale appetito”.


Continua De Sanctis: “Le Federazioni devono essere gestite con trasparenza ed efficienza, finanziate a prescindere dalla partecipazione e dai risultati alle Olimpiadi, ma per la loro dimensione reale e per l’impatto sociale che producono nei vari territori. Noi siamo una Federazione estremamente accessibile, popolare, con una grande storia e tradizione, con un bacino di utenza incredibilmente vasto (non agonistico). Ogni nostra società gestisce un impianto sportivo, con tutte le problematiche che ne conseguono, che diverse Federazioni sportive non hanno. Ci vorrebbero aiuti economici di gran lunga superiori per risultati i risvolti positivi sociali, sanitari e culturali che la bocciofila genera e che Sport e Salute valorizza nell’ambito della propria azione. Tutte le manifestazioni, come Mondiali ed Europei, possono avere un significato minore delle Olimpiadi, ma non tale da giustificare un gap sproporzionato tra federazioni olimpiche e non olimpiche. Faccio un esempio: se la FIB dovesse andare un giorno alle Olimpiadi e ottenere grandi risultati, riceverebbe sicuramente un contributo triplo rispetto all’attuale. Secondo me questo non sarebbe giusto. La FIB dà la possibilità a tutti (giovani, anziani, donne, disabili gravi e gravissimi, ecc) di praticare sport, compreso quello di alto livello. Mi aspetto una giusta considerazione per questo e per la dimensione di un movimento sportivo ampio e capillare, a prescindere dalla partecipazione ai Giochi Olimpici. Spero che le istituzioni preposte considerino la possibilità di una revisione contributiva più correlata alla rilevanza delle Federazioni sportive nazionali ed alle loro reali esigenze. Nota positiva, la rassicurazione del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per il prossimo anno, di ridurre la distanza tra Federazioni olimpiche e non olimpiche”.

Garonzi Davide
Garonzi Davide 


Amarezza a parte, l'attività 2024 della Federazione Italiana Bocce intanto sta per cominciare: "Mi riferisco ai campionati di serie (Raffa, Volo e Petanque), e agli altri campionati a squadre, con una novità: gli undici eventi speciali ricchi di premi ed organizzazioni spettacolari. Il primo di questi, per la specialità Raffa, è in programma il 10 e 11 febbraio a Brescia. Stiamo andando sempre più verso la direzione dei campionati di squadra, perché riteniamo lo sport delle bocce un perfetto ibrido tra sport individuale e di squadra, certi che nelle manifestazioni societarie emerga la vera ricchezza e le componenti essenziali della nostra antica e popolare disciplina".


De Sanctis, oltre ad essere un nome di rilievo nel panorama sportivo italiano, è anche un appassionato di arte e cultura con esperienza passata di canto lirico, tanto da sposare progetti come il racconto “Aria/Soffio”, scritto da Caterina Boccardi (Cantera Edizioni) che, a febbraio, parteciperà alla kermesse CasasanremoWriters 2024 e che potrebbe addirittura diventare un film. “Ci tengo a rimarcare, ancora una volta, come sport e cultura siano due mondi strettamente collegati. I principi insiti nello sport, infatti, portano ad una valorizzazione della vita sociale e culturale di ogni individuo sottraendolo alla spersonalizzazione e al male depressivo del vivere quotidiano” ha concluso De Sanctis.

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