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Parigi 2024, il Dream Team di LeBron alla ricerca del riscatto

LeBron James

LeBron James

 
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Uno spettacolo nello spettacolo. Il Dream Team Usa di basket ci sarà ai Giochi di Parigi 2024. Per vincere. Dopo il fallimento degli Stati Uniti nell'ultimo campionato del mondo (Filippine-Indonesia-Giappone 2023), chiuso addirittura al quarto posto, questa volta si presenteranno non solo giocatori Nba ma anche figure del campionato di basket più importante del mondo, tra cui lo storico capocannoniere e principale erede di Jordan, LeBron James, 38 anni, e il campione Kevin Durant, che aveva già vinto l'oro alle Olimpiadi di Londra 2012.
Dopo 12 anni, l'Nba torna nella capitale inglese. La O2 Arena di Londra si vestirà a festa per accogliere le stelle del basket in un'amichevole di preparazione per Parigi.

Il Dream Team vuole vincere in Francia: è nato a Barcellona '92 con Jordan, Magic e Bird e si è sempre imposto tranne ad Atene 2004. Gli americani completeranno la loro preparazione affrontando la rivelazione Sud Sudan, il 20 luglio, e i campioni del mondo in carica, la sorprendente Germania, il 22 luglio. Questo mini-tour londinese rappresenta le ultime tappe di avvicinamento ai Giochi della squadra americana sotto la guida dell'allenatore Steve Kerr, che si dimetterà dopo Parigi. Oltre a LeBron e Durant, altre stelle hanno espresso il desiderio di competere per gli Stati Uniti in quello che considerano il torneo più importante al mondo. Tra questi ci sono Stephen Curry, Jason Tatum e Joel Embiid (che ha scelto gli Stati Uniti al posto di Camerun e Francia), Devin Booker, Damian Lillard e tanti altri. Il torneo basket è previsto dal 27 luglio al 10 agosto a Parigi 2024: i gironi non si conoscono ancora, mancano quattro qualificate (l'Italia di Pozzecco ci prova a fare l'impresa). Gli Stati Uniti sono stati i dominatori di questo sport sin da quando è entrato ai Giochi, a Berlino 1936, vincendo 16 dei 20 ori in palio. L'Argentina, con Ginobili, Nocioni e Scola a Barcellona '92 riuscì a battere il Dream Team che poteva contare suTim Duncan, Allen Iverson, LeBron James, Carmelo Anthony. Fu uno scandalo negli Usa. Ora LeBron cerca il riscatto.

Parità di genere, gli elogi di Malagò alla Federpesi

"Il presidente del Coni Giovanni Malagò è stato ospite delle finali dei campionati italiani assoluti di pesistica olimpica in corso a Roma. A fare gli onori di casa il presidente della Fipe Antonio Urso, nella doppia veste di segretario della Federazione Internazionale di Pesistica Olimpica vista anche la presenza, per la prima volta nella storia, del presidente della Iwf Mohammed Jalood. Malagò ha plaudito al lavoro di lotta al doping fatto dalla Federazione internazionale, che ha fatto sì che la pesistica confermasse la sua presenza ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028 e Brisbane 2032 e visto con favore il percorso di gender equality portato avanti dalla Fipe", è spiegato in una nota della Federpesi. "Ve lo dico con molta sincerità -ha detto Malagò-: le Federazioni sono 48 e ognuna è diversa dall'altra, non è giusto fare classifiche e sarebbe poco elegante. Negli ultimi anni si sta evolvendo il programma olimpico, oggi rimanerne all'interno e allo stesso tempo allargare le competizioni è complicato; occorre contenere il numero degli atleti per una questione di sicurezza, budget, ed è chiaro che arrivando altri sport come surf, arrampicata, danza sportiva, da qualche parte occorre riposizionarsi. La IWF ha affrontato un percorso complicato, e ha saputo recuperare e vincerlo grazie alla governance della Federazione Internazionale, di Antonio Urso e mr. Jalood. Io ho fatto semplicemente il mio dovere al Cio: ho invitato a guardare le carte, i dati delle ultime competizioni internazionali, che dimostrano come la Iwf sia diventata una Federazione modello dal punto di vista dei numeri, dei conti, della governance e questo va visto a prescindere dai rapporti personali. Tra le tante cose che ho notato di questi campionati italiani assoluti c'è questa: 59 atlete e 57 atleti, il che credo che sia uno degli elementi chiave del successo di questo sport ed è garanzia del suo futuro. Perché se c'è una cosa sulla quale il Cio non può assolutamente prescindere è la parità di genere. E i dati sulla grande presenza femminile alle finali dei campionati di Pesistica sono secondo me il più importante traguardo che abbia fatto questa disciplina".

Il Gala delle bocce. Abodi: “Uno sport dal grande valore sociale”

Campioni delle bocce, società, dirigenti e arbitri che hanno reso grande il movimento boccistico italiano: tutti premiati in Campidoglio durante la 42esima edizione del premio 'MB FIB Award', o più semplicemente gli Oscar delle bocce. Il presidente della FIB, Marco Giunio De Sanctis, sorride quando parla della crescita del suo sport: "È stata una stagione esaltante per le bocce italiane, anche se ci manca di fare conoscere questa Federazione per quello che realmente è. Io mi vanto che ci considerino uno sport per anziani, ma siamo anche altro: uno sport per giovani, per donne, per disabili. Stiamo sradicando i preconcetti tramite i grandi eventi". L'Italia ha infatti organizzato due prove Mondiali nel 2022, un Europeo nel 2023, poi nel 2024 ci saranno un Challenger Mondiale di Boccia Paralimpica in Sardegna, un Europeo seniores della Raffa a Terni, "e poi, nel 2025, il grande appuntamento del Mondiale di petanque al Circo Massimo a Roma", ha aggiunto De Sanctis. "Quella delle bocce è una comunità attiva e propositiva. La ricchezza dei contenuti sportivi si lega al senso dell'umanità che traspare da questo mondo, un mondo che non è solo per una fascia generazionale, ma è intergenerazionale – ha detto il ministro Andrea Abodi - La Federbocce e il presidente De Sanctis sanno coniugare la competizione con la dimensione sociale dello sport, della quale le bocce sono l'emblema". Per il numero uno del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, "la Federazione è rappresentativa di un pezzo di sport, perché riesce a tenere insieme una bella dimensione agonistica e valoriale. Se dovessi pensare a un'attività sportiva che tutti da bambini abbiamo praticato, sono le bocce”. "Penso che quella italiana sia di gran lunga la migliore Federazione di bocce che c'è a livello internazionale, e non solo per le medaglie, ma perché siamo competitivi in tutte le discipline", ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni.

Trofeo Coni Winter, successo del Piemonte davanti alla Lombardia

Il Piemonte ha vinto la 2/a edizione del Trofeo Coni Winter, manifestazione multidisciplinare dedicata ai ragazzi tra i 10 e i 14 anni. Seconda classificata la Lombardia, mentre il Trentino si è piazzato al terzo posto. La cerimonia di chiusura s è tenuta al 'Pala Gianni Asti' con la partecipazione di centinaia di ragazzi, presenti il presidente del Coni Piemonte Stefano Mossino, la responsabile Territorio e Promozione del Coni Cecilia d'Angelo, e la vicepresidente Coni Claudia Giordani. Il trofeo Coni Winter 2023 ha coinvolto 800 atleti provenienti da tutte le Regioni d'Italia che si sono cimentati in 9 discipline: pattinaggio artistico, curling, hockey, freestyle, snowboard, sci alpino, sci di fondo, biathlon, triathlon, short track. La fiaccola del trofeo Coni Winter è passata dalle mani di Mossino a quelle di Enzo Imbastaro, presidente del Coni Abruzzo, che organizzerà il Trofeo Winter 2024.

“Io lo conoscevo bene”, Roberto Ghiretti racconta il suo amore per lo sport

Presso la polisportiva Sacca a Modena, Roberto Ghiretti e Leo Turrini hanno presentato il libro “Io lo conoscevo bene!”, ultimo appuntamento per il 2023. “Quando lo sport è vita, forse il mondo diventa un posto migliore”, così inizia l’introduzione al libro, dedicato integralmente all’amore del “Ghiro” per lo sport, in particolare il volley. In tutto il suo percorso, tra soddisfazioni e delusioni, Roberto Ghiretti non ha mai smesso di pensare e di sostenere che lo sport sia un valore sociale, un veicolo unico di aggregazione, integrazione, inclusione, solidarietà. Un racconto dal quale si evince una personalità forte, passionale, carismatica che a volte, in alcune circostanze può anche risultare scomoda.
La serata è stata condotta dal giornalista Paolo Reggianini e introdotta da Antonino Marino. Ospite d’eccezione il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Tantissimi volti del volley di Modena e dintorni, come l’arbitro internazionale Umberto Suprani, Antonio Panini, figlio dell’indimenticato Giuseppe, Rodolfo Giobbe Giovenzana, grandissimo protagonista negli anni ’70 e ’80 a Modena e a Sassuolo, Angelo Ghigi, secondo allenatore di Daniele Ricci a Ravenna, Franco Del Chicca, figlio del prof. Del Chicca, Franco Castagnetti, ex dg Lega Volley Femminile, Elisa Peia, figlia di Pietro Peia, oltre al padrone di casa Giancarlo Campana. Modena è stato l’ultimo appuntamento del 2023 della presentazione del libro “Io lo conoscevo bene”; nel 2024 il tour proseguirà il 16 gennaio a Padova poi ad Ancona e a Carrara.

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