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Aspettando gli Europei 2032, la Federcalcio presenta la “Strategia di sostenibilità”

Aspettando gli Europei 2032, la Federcalcio presenta la “Strategia di sostenibilità”
(ansa)
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La Figc guarda al futuro, addirittura sino al 2030. Sessanta obiettivi strategici chiari, misurabili e monitorabili, che il calcio italiano, inteso come unico ecosistema, intende raggiungere entro il 2030 su undici diverse politiche comprese nell'ambito dei diritti umani e della tutela ambientale: sono indicati nella "Strategia di Sostenibilità" presentata oggi dalla Federazione Italiana Giuoco calcio (www.figc.it), un progetto ambizioso che si ispira all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed alla "Strategia di Sostenibilità UEFA". "Assumiamo un impegno importante- commenta il presidente federale Gabriele Gravina- nei confronti dei nostri stakeholder e delle nuove generazioni. Da tempo abbiamo già intrapreso un processo consapevole che interessa diversi ambiti ed oggi, grazie anche all'input arrivato dalla UEFA, intendiamo rilanciare la nostra azione di sviluppo integrale, definendola con obiettivi e metodologie ancora più chiari e organizzati. Per il ruolo e l'impatto che ha nella società civile italiana, il calcio ha una responsabilità che va oltre il gioco e la FIGC vuole essere un punto di riferimento per assicurare la competitività del sistema calcistico ed ispirare tutti i suoi attori. Lo faremo aprendoci ancora di più al mondo esterno, contaminandoci con altre realtà e adottando indicatori misurabili, nell'ottica della rendicontazione e della piena trasparenza".

Il documento recepisce gli 11 ambiti di azione indicati dalla UEFA, associando ad ognuna di esse una ambizione da raggiungere entro il 2030: in ambito sociale, la FIGC si impegna a mettere le persone al centro, promuovendo un ambiente inclusivo e paritario. Sul fronte ambientale, l'obiettivo è quello di ridurre l'impatto ambientale e stimolare l'azione per il clima in tutti gli attori del calcio italiano.

E' una fase importante per Gravina che punta al suo terzo mandato. Le nazionali giovanili hanno dato segnali confortanti, ora si aspetta la nazionale maggiore che vive momenti non facili. La riforma dei campionati è rimasto nel cassetto di via Allegri, gli stranieri stanno dilagando (anche in campo giovanile) ma è difficile mettere un freno alle ambizioni e agli interessi economici dei club, molti dei quali in crisi. Fra pochi mesi però ci potrebbe essere la svolta per ikl nostro calcio: Gravina, che è anche vicepresidente Uefa, sta lavorando per portare in Italia gli Europei 2032, da organizzare insieme insieme con la Turchia. Due Nazioni alleate sarebbe una cosa non inedita ma in questo caso clamorosa ( vedi Spy Calcio del 10 luglio) che darebbe un impulso enorme al nostro calcio. Ci stanno lavorando in gran segreto la stessa Uefa, altre alle due Nazioni interessate. Ci stanno lavorando anche i vertici dello sport europei e mondiale. Inoltre, ovviamente, ci vuole l'accordo fra i governi Meloni ed Erdogan. Sarebbe una operazione di grande impatto anche politico, non facile da fare ma nemmeno impossibile. Chi ci sta lavorando ci crede.

Europei juniores di bocce, De Sanctis: “Passo avanti verso la crescita”

I quattro ori, due argenti e un bronzo conquistati dall’Italia del ct Rodolfo Rosi hanno fatto scorrere i titoli di coda dell’Europeo giovanile della Raffa, andato in scena dal 18 al 22 luglio 2023 al Centro Tecnico Federale di Roma, organizzato dalla Confederazione Europea Raffa (CER) e dalla Federazione Italiana Bocce, grazie anche al contributo del Dipartimento per lo Sport. Termina con un grande successo organizzativo, dunque, l’evento internazionale griffato CER-FIB, fortemente voluto dal presidente Marco Giunio De Sanctis. “È stato un Europeo importantissimo perché ha visto il movimento boccistico in ambito internazionale – ha affermato il presidente Marco Giunio De Sanctis nel corso della cerimonia di chiusura dell’evento – Le quattro medaglie d’oro mi hanno reso felicissimo, perché ci confermiamo Paese leader nella Raffa. I giovani sono il futuro dello sport in generale e del nostro in particolare, rappresentano l’immagine e la comunicazione della nostra disciplina, portano al seguito le famiglie e gli appassionati. In ambito internazionale, non mi stancherò mai di ripeterlo e lo abbiamo visto in questa settimana, la crescita del movimento boccistico della Raffa è necessaria se si vuole ottenere un giorno il traguardo dei Giochi Olimpici e per questo motivo auspico che si punti sempre sulla spettacolarità, celerità, tiri tecnici e prove veloci”.

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