Spycalcio

Milano-Cortina 2026, l'allarme del Cio e l'ira di Thomas Bach

Thomas Bach con Jean-Christophe Rolland, presidente della federazionale internazionale canottaggio

Thomas Bach con Jean-Christophe Rolland, presidente della federazionale internazionale canottaggio

 
6 minuti di lettura

Thomas Bach, n.1 del Cio, sa tutto ed è sempre più preoccupato: l'organizzazione di Milano-Cortina, Giochi invernali del 2026, non va avanti. Non c'è un cantiere aperto, i costi dovevano essere vicini allo zero ma ora si supererà quota 3 miliardi di euro, se basta. Bach ha mille guai ora che si avvia verso il fine mandato, ha gestito male il caso della Russia a Parigi 2024, e ora si trova anche allle prese con la grana italiana. I governi precedenti (Conte e Draghi) si sono interessati poco, e male in qualche caso, dei Giochi olimpici: solo adesso il governo Meloni sta cercando di correre ai ripari per recuperare il troppo tempo perduto. Ogni 15-20 giorni c'è una cabina di regia a Palazzo Chigi e qualche ministro a volte si defila: Andrea Abodi, come titolare dello sport, ha ovviamente la delega olimpica e sta cercando di tenere le fila. Nell'ultima riunione si è preso atto che non c'è un cantiere aperto fra Lombardia e Veneto, che i ritardi ormai sono spaventosi e che il governo dovrà finanziare altre opere (visto che i costi sono cresciuti) il prossimo anno per evitare una fiduraccia mondiale e le osservazioni della Corte dei Conti. La Simico (www. Simico. it), società del governo che si occupa delle infrastrutture, ha un sito che non viene quasi mai aggiornato, nessuna trasparenza tanto che sono state cancellate le cifre che riguardano i costi totali e il dettaglio sullo stato di avanzamento (si fa per dire..) degli impianti. La pista di bob di Cortina, costo stimato in circa 85 milioni, dovrebbe essere consegnata, almeno in base al bando, entro il 15 novembre 2025, pochi mesi prima del via dei Giochi (vedi Spy Calcio del 4 luglio ). Basterebbe un ritardo nelle forniture del materiale per fare saltare tutto, una pessima figura e soldi pubblici buttati via: tanto che ora si pensando eventualmente di andare a St. Moritz, Svizzera, dopo che c'era stata una offerta, peraltro assai tiepida, di Innsbruck, Austria. Bach era stato contrario sin dall'inizio di spendere 85 milioni per la pista di Cortina e sarebbe andato volentieri all'estero, ma il governatore del Veneto, Zaia, si era imputato e aveva garantito lui un extrabudget. Ora è scattato l'allarme. La storia si ripete: Olimpiadi 2006 di Torino. Albertville, Francia, si era offerta di ospitare il bob nella sua pista, ma l'allora n. 1. del Coni, Petrucci, e l'allora ministro degli Esteri, Frattini, dissero “no, grazie”. Sarebbe stato uno smacco, anche politico, dover andare all'estero, a casa dei “cugini” di Francia. Risultato: fu costruita la pista di Cesana, costo 115 milioni. Ora è ridotta ad un rudere. Una vergogna. Vogliamo fare il bis? Bach sa benissimo come è la situazione anche a Milano visto che è coinvolta pure una ditta tedesca: ci sono problemi di lavori (fermi) con il PalaItalia a Santa Giulia e con il Palasharp. Torino sta in agguato dopo tentativi falliti in serie. Il presidente del Cio ormai sa benissimo che l'Olimpiade italiana è nei guai e cercherà di correre ai ripari. Sarebbe spiacevole un drastico intervento da parte sua. A settembre è prevista una ispezione del Cio in Italia, poco prima del board del Comitato Olimpico Internazionale (8 settembre). Giovanni Malagò, membro Cio e n.1 del Coni, è anche presidente della Fondazione olimpica: si occupa della parte sportiva, non delle strade o delle gallerie, ma è stato messo in difficoltà dalla burocrazia italiana e della collaborazione (sovente solo teorica) dei politici. Malagò qualche giorno fa disse una frase molto indicativa: “Dobbiamo evitare di metterci in una situazione di rischio”. Ora il rischio c'è e bisogna fare in modo che Bach non intervenga. Per ora non si va avanti nemmeno col laboratorio antidoping: pur essendo i Giochi a Milano, il Coni lo vorrebbe a Roma, all'Acqua Acetosa (ma non c'è spazio). Altra ipotesi: area proprietà Eni in zona Gazometro oppure Tor Vergata (costo 10 milioni, sponsor Salvini). Se non ci si mette d'accordo, si va a Colonia, Germania, mentre Cortina potrebbe appoggiarsi su Losanna, Svizzera. I Giochi di Milano-Cortina si trasformerebbero così nei Giochi di Milano-Cortina-Torino-St Moritz-Colonia-Losanna... Una farsa. Per Ance Veneto, in vista di Milano-Cortina 2026, è necessario "accelerare i cantieri e investire sul futuro attraverso una progettualità lungimirante". Su questo tema l'associazione ha in programma a Cortina d'Ampezzo il 21 luglio un convegno per fare il punto, con la presentazione dello studio sull'impatto economico territoriale delle Olimpiadi in Veneto. Per Ance le Olimpiadi sono una grande occasione di rilancio per il territorio montano bellunese e per tutte le Dolomiti venete, ma anche una vera e propria sfida organizzativa. "Molte e importanti le opere che dovranno essere realizzate, per le quali i cantieri non sono ancora partiti. Opere che non dovranno essere "cattedrali nel deserto", ma interventi in grado di valorizzare, anche negli anni a seguire, il territorio bellunese e veneto". Mancano 939 giorni all'inaugurazione di San Siro: è poco visto che è tutto fermo.

Europei di bocce a Roma. Onorato: “Un altro grande evento”

Roma sarà la prossima settimana il cuore delle bocce del Vecchio Continente: al centro tecnico federale del Torrino, prenderanno il via lunedì 17 gli Europei juniores di raffa, con finali in programma sabato 22. Al torneo, organizzato dalla Confederazione europea raffa (Cer) e dalla Federazione italiana bocce, grazie anche al contributo del Dipartimento per lo Sport, parteciperanno undici nazioni: Italia, San Marino, Francia, Svizzera, Slovacchia, Croazia, Ungheria, Austria, Lettonia, Turchia e Slovenia (nelle prove individuali maschile e femminile, coppia mista, coppia maschile e femminile, tiro di precisione maschile e femminile). Alla cerimonia ufficiale d'apertura, martedì 18, parteciperà anche il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi. "È impressionante come le bocce siano presenti e radicate in Italia, rappresentano un movimento formidabile - ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò - Io penso che entrare nel programma olimpico sia possibile per tutte le discipline. Ma gli sport devono candidarsi in modo credibile. E questo, per le bocce, non è successo anche perché la divisione all'interno indebolisce le sue possibilità". Il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, si è congratulato "per quello che la Federbocce sta facendo per la promozione dello sport. Ha fatto molto bene a investire sui giovani e la nazionale giovanile. Questa una federazione virtuosa, perché ha la doppia anima di Sport e Salute: quella industriale e quella sociale". Il capo del dipartimento per lo Sport, Flavio Siniscalchi, in rappresentanza del ministro Abodi, ha sottolineato come "questo evento sia stato sostenuto convintamente, perché il governo ha creduto nella bontà di questa competizione. Le bocce sono lo sport che per eccellenza incarna le tradizioni, ed è tra le più diffuse e tra quelle che garantiscono più inclusività". Questo torneo è "un altro grande appuntamento a Roma, che si unisce a un cartellone pazzesco di eventi in programma - ha detto l'assessore capitolino allo sport, Alessandro Onorato - Le bocce sono un'attività sportiva molto romantica, popolare, con una Federazione che fa un'attività pazzesca su chi ha disabilità". Il campionato europeo giovanile a Roma è tra gli eventi più attesi assieme ai Mondiali di petanque 2025, che la Federbocce organizzerà al Circo Massimo. Il presidente della Fib, Marco Giunio De Sanctis, non si ferma mai: .le bocce hanno avuto una grande crescita negli ultimi anni.

Padel, un successo anche a livello social

Che la padel-mania attraversi in lungo e in largo i cinque continenti, ormai, non fa quasi più notizia. Che lo faccia anche a livello social, però, testimonia ancora di più come la diffusione e la popolarità della disciplina, probabilmente, non conoscano confini. Secondo i dati diffusi da Meta Platforms Inc. (proprietaria dei social network Facebook e Instagram) che abbracciano una popolazione, maschile e femminile, compresa tra i 13 e i 65 anni, nei cinque continenti esistono oltre 52 milioni di account Instagram e Facebook che seguono il padel, il 41% dei quali sono donne. A realizzare lo studio su circa 200 Nazioni del pianeta è stato l’Osservatorio Mr Padel Paddle. Grande protagonista è l’Europa con circa 28,5 milioni di followers, seguita dall’America con 18,4 milioni, Asia (3,7), Africa (1,2) e l’Oceania con quasi 700mila account. Nel Vecchio Continente ci sono i primi due Paesi al mondo di questa speciale classifica: la Spagna con circa 11,4 milioni e l’Italia (4,4), seguita dalla Svezia con 2,9 milioni, dalla Francia con 1,5 e dalla Danimarca con 1,2. Più attardate, ma con un trend in netta crescita, Germania e Regno Unito (0,9). In America la nazione capofila è, prevedibilmente, l’Argentina con 3,3 milioni di seguaci, seguita dal Cile con 3,1 e a pari merito da Messico e Stati Uniti con 2,5 milioni di appassionati a testa. Riguardo al continente asiatico, considerato quello potenzialmente con i margini di crescita più grandi, guidano il gruppo l’India (0,8), il Giappone (0,4) e gli Emirati Arabi Uniti (0,3). Più attardata l'Africa, con quasi la metà degli amanti della pala concentrata in Egitto; anche se iniziano a emergere nazioni come Sudafrica (180mila appassionati social) e Marocco (160mila). I fan in Oceania sono ovviamente per la maggior parte presenti in Australia (500mila) e sono in aumento. Se si rapportano i followers al numero della popolazione, la prima nazione in assoluto è la Svezia con un follower ogni 3,6 abitanti; il Paese scandinavo precede in questa graduatoria la Spagna (4,1), Andorra e Danimarca. A Roma intanto prosegue il grande torneo al Foro Italico con i migliori atleti del mondo. Un altro successo per Luigi Carraro.

Maribor, 99 azzurrini al Festival Olimpico della Gioventù europea

Sono 99 gli azzurrini che rappresenteranno l'Italia Team alla diciasettesima edizione del Festival Olimpico della Gioventù Europea in programma dal 23 al 29 luglio nella città slovena di Maribor. Saranno 48 le Nazioni europee al via della competizione dei Comitati Olimpici Europei dedicata agli atleti dai 14 ai 18 anni. L'Italia Team gareggerà in nove delle undici discipline presenti - assente nella pallacanestro 3x3 e nella pallamano - con un totale di 99 azzurrini, 52 ragazzi e 47 ragazze. Tra gli sport in programma tre sono le novità rispetto alle edizioni precedenti: MTB e skatebording e la pallacanestro 3x3. Scelti anche gli alfieri azzurri che sfileranno con il tricolore in occasione della cerimonia d'apertura che si terrà domenica 23 luglio presso lo stadio Ljudski a partire dalle 20.30. Ad aprire il corteo italiano saranno il ginnasta Tommaso Brugnami, oro nel team event e bronzo al volteggio nella scorsa edizione degli EYOF, e Arianna Gambini, capitana della nazionale di pallavolo e a sua volta vincitrice dell'oro a Banska Bystrica 2023. Tra le fila dell'Italia Team, oltre ai due portabandiera, figurano diversi azzurrini reduci dalla spedizione record dello scorso anno, con l'Italia Team che fu capace di conquistare in Slovacchia 47 medaglie di cui 21 ori, 12 argenti e 14 bronzi. Sei le medagliate dell'atletica, tra cui la campionessa dei 100 metri Alice Pagliarini, mentre nel nuoto si rivedranno ai blocchi di partenza Daniele del Signore (due argenti e un bronzo nel 2022) e Valentina Procaccini (un oro e un argento). La diciassettesima edizione del Festival Olimpico della Gioventù Europea sarà trasmessa in diretta da ItaliaTeamTV, piattaforma OTT del CONI, dopo gli ottimi ascolti registrati per l'edizione estiva di Banska Bystrica 2022 e per l'edizione invernale organizzata lo scorso gennaio in Friuli Venezia Giulia.

I commenti dei lettori