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L'appello di Malagò e Gravina: “La giustizia sportiva deve essere veloce”

Giovanni Malagò 
Giovanni Malagò
  
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"Sul tema della giustizia sportiva siamo al centro dell'attenzione, per merito o demerito di qualcuno, non sta a me dirlo. Noi come Coni siamo un cantiere aperto, la peculiarità e le caratteristiche della giustizia sportiva sono la velocità, altrimenti è sempre perdente anche quando emette sentenze perfette". Lo ha detto stamani il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel suo intervento durante la presentazione del codice di "Giustizia Sportiva Figc" a cura dell'avvocato Giancarlo Viglione, nel Salone d'Onore del Coni. Viglione da tempo è il braccio destro del presidente Gravina sui problemi legali. "Sono molto interessato al tema, al riferimento normativo di questo codice. Sono ovviamente interessato al tema del codice di comportamento sportivo e a quello etico, aspetti fondamentali nel nostro mondo. La presenza del governo, qui con il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e con il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, è fondamentale, quando non è successo le cose non sono andate bene", ha aggiunto Malagò.

"I vari mondi della giustizia devono dialogare- ha concluso- perché quando ci sono sentenze diverse non aiuta. Rispettando le autonomie si deve comunque cercare una condivisione". Giusto il rispetto delle autonomie ma alcune sentenze della giustizia domestica dello sport, anche di recente, hanno suscitato forti perplessità. "La nostra è l'unica Federazione al mondo che ha adottato il processo telematico. Una novità che ha dematerializzato i documenti ed efficientato il processo sportivo, salvaguardando la garanzia del diritto alla difesa", ha spiegato Gabriele Gravina, presidente Figc, intervenuto anche lui al Coni. "Alcune criticità riguardano i 5 gradi di giudizio, sinceramente mi sembrano troppi. Soprattutto se andiamo a calare questa riflessione nelle varie situazioni.

Penso al caso Chievo: in due anni addirittura 27 giudizi. È una follia ingolfare e intasare gli organi ordinari per queste situazioni. E ci sono procedimenti del 2015 o del 2016 di cui non abbiamo ancora certezza. Sotto il profilo della tempistica rischiamo di non essere credibili". Gravina ha così continuato: "Ho sempre voluto dare centralità alla giustizia sportiva nel mondo endofederale. Complimenti all'avvocato Viglione perché non è facile toccare questo settore senza subire attacchi anche gratuiti. La giustizia sportiva è un caposaldo dell'ordinamento sportivo e un pilastro fondamentale di equilibrio nel nostro mondo perché rappresenta una verifica e garantisce il rispetto delle regole e delle competizioni sportive. È un argomento centrale e richiede autorevolezza, efficienza, concretezza e velocità. Negli organi di giustizia c'è sempre una polemica tra i controllori e i controllati, ma nel nostro mondo rivendico una assoluta autonomia. Il percorso trasparente di nomina dei giudici è fondamentale per garantire autorevolezza e indipendenza della giustizia sportiva". E' necessario, ha concluso Gravina, "riprendere la norma per accelerare tempi e dare certezza del diritto" e da questo punto di vista ha ringraziato "il ministro per lo Sport Abodi e il viceministro della Giustizia Sisto per aver dato disponibilità ad avviare un rinnovamento".

Abodi: "Riforme? Meglio un tavolo istituzionale e non a strappi"

"Stiamo affrontando il tema della legge Melandri e della tutela dei marchi, del contrasto fermo e tempestivo rispetto al fenomeno della pirateria e come incentivare investimenti sulle infrastrutture, come stadi e centri di allenamenti, affrontando anche il tema del diritto alla scommesse perché ci sono delle sperequazioni che indeboliscono il calcio italiano rispetto ai competitor europei. C'è anche il tema della riforma dei campionati della quale parliamo con Gravina e con i presidenti delle altre leghe". Lo ha detto il ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi. "L'incontro con Gravina era previsto, come detto stiamo affrontando le tematiche nel complesso. Ce ne stiamo occupando con serietà e visione d'insieme. Io amerei tanto farlo con un tavolo istituzionale e non a strappi", ha spiegato Abodi.

Malagò: "Da Sport e Salute una mancanza di stile"

"Mi hanno girato questa comunicazione di Sport e Salute, addossando responsabilità a Coni e a Coni Servizi. Dire che ci siamo dispiaciuti è poco, lo considero una mancanza di stile e un autogol da parte loro". Lo ha detto Giovanni Malagò, parlando del contenzioso fra Campidoglio e Sport e Salute, che ha citato Coni Servizi, sulla passata gestione dell'impianto Flaminio. "Non ci va bene e lo vorremmo puntualizzare al ministro Abodi, con il quale ho parlato. Quando gli è stato regalato lo stadio Olimpico non hanno detto che era colpa di Coni o Coni Servizi", ha concluso.

Presentato al Coni il "Codice di giustizia sportiva Figc" di Viglione

È stato presentato oggi al Salone d'Onore del Coni a Roma il 'Codice di giustizia sportiva Figc', il primo ed unico che racchiude tutto il corpo normativo in materia, integrando la normativa della Figc e quella del Coni. Costituisce uno strumento altamente innovativo in quanto offre una raccolta completa e sistematica delle fonti in materia, coordinate tra loro: nel Codice sono contenute le fondamentali norme di rango statale, lo statuto, i regolamenti e le norme di principio del Coni, le Norme Organizzative Interne (Noif) della Figc, gli statuti delle tre Leghe professionistiche e della Lega Nazionale Dilettanti. Inoltre, all'interno del Codice si ricostruisce l'evoluzione delle principali norme dell'ordinamento giuridico sportivo in generale e della giustizia sportiva federale, dando conto delle più recenti e rilevanti novità del settore. "Quest'opera nasce dalla volontà di integrare, per la prima volta, il codice della Figc con le norme del Coni e con la normativa statale fornendo uno strumento unico nel suo genere agli operatori e agli studiosi del diritto sportivo - dichiara Giancarlo Viglione, avvocato e autore del volume - Oggi, con questo volume, la normativa federale entra a pieno titolo nella scienza del diritto".

De Sanctis: "Grande successo per la Coppa Italia di bocce"

La Boville Marino si è aggiudicata a Possaccio la seconda edizione della Coppa Italia per club di bocce, manifestazione innovativa inserita per il secondo anno consecutivo dalla Federazione Italiana Bocce nel novero degli eventi federali. "È stata una seconda edizione, della Coppa Italia per club, di altissimo livello - il commento del presidente federale Marco Giunio De Sanctis - Questa manifestazione, che ritengo una delle migliori di alto livello, il prossimo anno sarà ulteriormente qualificata dalla presenza di 16 squadre.La Federazione Italiana Bocce si appresta a vivere le ultime settimane di questa intensa stagione, prima delle vacanze natalizie. A Loano si sfideranno per conquistare la Coppa Italia maschile e femminile del Volo. La manifestazione è in programma l'11 dicembre. Sabato 10 e domenica 11 dicembre si svolgerà la 1a edizione de "Il Campione dei Campioni", competizione internazionale dove l'Italia sarà rappresentata dal campione italiano Gianluca Formicone, fresco vincitore dei Campionati Italiani Assoluti".