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Assemblea di serie A fra la paura delle tasse e il consigliere da votare (chi non vuole Rebecca?)

Il ministro dello Sport Andrea Abodi
Il ministro dello Sport Andrea Abodi (ansa)
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Ci sono tantissimi argomenti da esaminare, e problemi da risolvere, in questo fine anno senza campionato (che tristezza) e un Mondiale che per ora interessa a pochi in Italia. La Lega di A approfitta di questa maxipausa per riunirsi domani, martedì 22 novembre, in assemblea. Da decidere tre cose, importanti. Da eleggere un consigliere che prenda il posto di Giulini, retrocesso in B con il Cagliari e quindi decaduto il 30 giugno. Ci prova Rebecca Corsi, 33 anni, vicepresidente dell'Empoli e figlia dello storico presidente Fabrizio. E' dai tempi di Rosella Sensi, che fu anche vicepresidente, che in Lega non c'è una presenza femminile. Nelle prime due votazioni, Rebecca aveva preso sette poi nove voti. Ne mancano solo due per essere eletta, visto che domani il quorum scende da 14 a 11. Bisognerà vedere cosa ne pensa lo scatenato Claudio Lotito che in consiglio, assai importante, ha già un uomo suo, Blandini. Inoltre la Lega entro fine anno dovrà presentare a Gravina una bozza di riforma dei campionati, partendo dal fatto che i presidenti non ne vogliono sapere di ridurre il format da 20 a 18 squadre, tantomeno di introdurre playoff e o playout (li facessero gli altri). Comunque, se ne parlerà domani (anche se forse ci vorrà un'altra assemblea).

Ma in realtà questa riforma interessa, almeno per ora, ben poco ai venti presidenti, loro sono preoccupati perché entro fine anno devono, dovrebbero..., pagare oltre 500 milioni di tasse (fra Irpef e contributi sospesi per il Covid). Anche di questo si parla domani. Il pressing sul governo è incessante soprattutto da parte di Claudio Lotito, che si è rivolto anche a Ignazio La Russa nei giorni scorsi, e di Lorenzo Casini, presidente della Lega molto conosciuto e stimato nel mondo politico. Intanto, il calcio ha ottenuto una mini-proroga, dal 16 al 22 dicembre. Non basta certo, ci sono alcuni club con l'acqua alla gola e due rischierebbero una penalizzazione e forse il default. Non c'è stata previdenza da parte delle società, almeno da parte di alcune: e ora sono nel panico. Il ministro Andrea Abodi si è dichiarato favorevole (vedi Spy Calcio del 13 novembre) ad un provvedimento, a condizione che i club non facciano più follie al calciomercato. Proposta saggia. Ma Matteo Renzi si è messo di traverso, "o tutti o nessuno", ricordando che ci sono altre categorie che hanno sofferto per la pandemia in questi anni. Si cerca una strada d'uscita con un provvedimento nella prossima Legge di Stabilità: ma dai 5 anni previsti in un primo tempo per spalmare il saldo si passerebbe a tre, e i club dovrebbero almeno versare un acconto del 15 per cento. Basterà? Inoltre la Lega vuole evitare i guai e i ricorsi del passato, per questo a gennaio verrà presentato il bando d'asta dei diritti tv dal 2024. Obiettivo, arrivare all'approvazione entro l'estate del prossimo anno. Difficile, non impossibile. Ci sta lavorando l'ad Luigi De Siervo, che di tv ne capisce.

Abodi: "Nessuna competizione fra Coni e Sport e Salute"

"Domani parteciperò al Consiglio nazionale del Coni e dopodomani avrò una audizione a commissioni congiunte Camera e Senato per tante tematiche che riguardano anche il mio ministero. Non c'è una dicotomia e una competizione e non ci deve essere, tra Coni, che è l'istituzione sportiva del nostro Paese, che è il soggetto attuatore delle politiche e dei valori del Cio, e Sport e Salute che è una società in house che rappresenta per noi lo strumento di attuazione delle politiche pubbliche, perché andiamo tutti verso lo stesso obbiettivo, che parte dalla base verso il vertice, ampliamento della base, miglioramento delle condizioni a partire da bambini e dai più fragili, che passa anche attraverso i grandi avvenimenti che sono strumenti di promozione delle discipline e di emancipazione dei territori". Lo ha dichiarato il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi in una intervista all'Adnkronos. "Ieri abbiamo visto le Atp Finals di tennis a Torino, non c'era un giocatore italiano ma un entusiasmo straordinario che spero non si esaurisca nella giornata di ieri. Tanti bambini vorranno giocare a tennis o padel come a nuoto, praticare gli sport equestri, il golf con la Ryder Cup, la canoa, il basket ecc. Dobbiamo dimostrare di aver usato in maniera efficiente e utile le risorse pubbliche. E' un lavoro che si deve fare in squadra. Al Coni non faremo mancare il nostro appoggio, deve continuare il suo lavoro proficuo. Sport e Salute la consideriamo parte dell'offerta di governo, non un mondo a parte, ma espressione operativa di grande qualità. Credo ci sarà anche un allenamento alla condivisione delle responsabilità", ha proseguito Abodi. "Ci saranno dei momenti in cui, ancora più evidente, sarà la comunione di intenti Scuola dello sport e prevenzione e cura della medicina dello sport, ma la sfida più grande è di uscire da questa situazione di disagio psicologico, quasi di perdita del sorriso del mondo sportivo, e passa attraverso la ritrovata armonia e che vuol dire attribuzione di ruoli, di funzioni e il rispetto dei ruoli. A marzo cambierà qualcosa? C'è ancora molto tempo e molte cose da fare. Io personalmente sono uno strumento e la logica di un corretto e sano rapporto tra obbiettivi e strumenti deve avere la supremazia -ha aggiunto Abodi-. Ognuno di noi è a disposizione e deve essere pronto a continuare se ci sono le condizioni e a lasciare se mancano le condizioni. Oggi siamo nella condizione di dire remiamo dalla stessa parte, collaboriamo. Abbiamo tante responsabilità che sono direttamente proporzionate alle sfide del tempo e al senso del dovere. Ci sono milioni di persone, credo 12, che ogni giorno si svegliano e pensano a come fare sport, dobbiamo esaudire questo desiderio".

De Siervo: "Caso D'Onofrio? Vicenda inquietante, aspettiamo spiegazioni"

"E' una vicenda inquietante e non mi sento tranquillo, come Lega Serie A stiamo seguendo la situazione nel rispetto di chi sta indagando ma questa cosa richiede delle spiegazioni convincenti": questo ha spiegato l'ad della Lega di serie A, Luigi De Siervo, ai microfoni di "Gr Parlamento-La politica nel pallone", la trasmissione di Emilio Mancuso giunta alla puntata n.680. Il caso D'Onofrio ha bisogno di chiarimenti da parte dell'Aia, è davvero inquietante. De Siervo ha parlato anche di stadi e Superlega, temi sempre di attualità.

Bocce, assoluti a Bergamo. De Sanctis: "Un successo, avanti così"

Le tre specialità tradizionali della disciplina sportiva delle bocce (raffa, volo e petanque), per un fine settimana nello stesso impianto. È accaduto al Centro Tecnico Federale di Bergamo, dove per la terza volta, dopo il successo dei Campionati Italiani Assoluti del 2019 e 2021, si sono disputati i tricolori unificati, manifestazione patrocinata dalla Regione Lombardia e affiancata dagli sponsor istituzionali Erreà e Perfetta. Undici i titoli assegnati: quattro della raffa, cinque del volo, due della petanque, tutti della categoria A. Tre i titoli tricolori in Piemonte, due in Veneto e Lombardia, uno in Emilia Romagna, Marche, Liguria e Valle d'Aosta. A laurearsi campioni d'Italia sono stati: Gianluca Formicone della VIP Credaro, Matteo Angrilli e Boris Cassarino della Castelfidardo, Adelio Aglani, Sebastiano Invernizzi e Claudio Pirotta della VIP Credaro, Lea Morano della TREM Osteria Grande, Francesco Feruglio de La Perosina e Valentina Basei della Marenese, Stefano Pegoraro della Marenese, Matteo Golfetto della Bassa Valle e Serena Traversa della Borgonese, Giacomina Grosso della Bovesana e Saverio Amormino del San Giacomo. "La Federazione Italiana Bocce annovera tante specialità e disputare manifestazioni unificate è sempre sinonimo di successo - ha affermato il presidente federale Marco Giunio De Sanctis - Lo avevamo già sperimentato nel 2019, e nel 2021 al Centro Tecnico Federale di Roma, quest'anno abbiamo avuto una ulteriore conferma dell'interesse, anche mediatico. Siamo sulla strada giusta".

F1 su Sky: media stagionale, 1.309.000 spettatori

Chiusa ad Abu Dhabi la stagione della Formula 1: su Sky ieri 1 milione 166 mila spettatori medi con l'8,2% di share e 1 milione 762 mila spettatori unici. Studio Post Gara: 439 mila spettatori medi con il 3,2% di share. Media stagionale: 1 milione 309 mila spettatori medi (+7% rispetto all'anno scorso) TV8 (differita ieri ore 18): 1 milione 508 mila spettatori medi con l'8,7% di share e 3 milioni 286 mila spettatori unici. La finale di tennis di Torino fra Djokovic e Ruud è stata vista da 290.000 spettatori medi. Rugby Test Match: Italia-Sud Africa, 117 mila spettatori medi su Sky; 384 mila su TV8