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Bocce, altro che passatempo: "Vogliamo i Giochi di Parigi 2024"

Giuliano Di Nicola - specialità Raffa 
Il presidente federale Marco Giunio De Sanctis sdogana questo sport dai suoi suoi cliché e spera nelle Olimpiadi: "Mostrerebbe al mondo di quanto sia una disciplina alla portata di tutti ed estremamente impegnativa allo stesso tempo"
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ROMA - Altro che dopolavoro da bagnare col cicchetto. Vietato anche considerarlo un passatempo da spiaggia degli stabilimenti balneari della Romagna. E guai a definirlo uno sport per vecchi. Le bocce sono roba per atleti veri e adesso aspirano a diventare una disciplina olimpica. Le speranze, adesso nelle mani del Comitato olimpico internazionale, insieme a quelle di federazioni di altri movimenti, sono quelle di vedere volare (o strisciare) palle colorate sotto la Tour Eiffel ai Giochi estivi del 2024.

Eletto presidente della Federazione italiana bocce un anno fa, Marco Giunio De Sanctis vuole rendere ancor più moderno un gioco dall'origine millenaria, apparso in una sua versione rudimentale in Turchia settemila anni fa. Con trascorsi al Coni e poi come segretario generale del Comitato paralimpico italiano, tra gli obiettivi del suo mandato far lievitare i 100mila iscritti alla Fib.

Presidente, il riconoscimento olimpico di questo sport abbatterebbe molti dei pregiudizi sulle bocce.
"Mostrerebbe al mondo di quanto sia una disciplina alla portata di tutti ed estremamente impegnativa allo stesso tempo. Ci stiamo battendo affinché almeno una delle specialità (raffa, volo e petanque) possa essere scelta dal Cio. Se tutte e tre venissero accolte ai Giochi, sarebbe un autentico successo".

I presupposti sono buoni, la Francia ha una grande tradizione.
"Se la questione fosse soltanto sportiva, sarei molto ottimista. Certe scelte, però, vengono fatte in base a fattori politici che possono determinare una decisione. Non resta che aspettare il 2019".

Per l'Italia cosa significherebbe partecipare ai Giochi?
"Altissime probabilità di medaglia. Sia in campo maschile che femminile siamo la nazione da battere nella raffa e tra le prime al mondo nel volo e nella petanque, dove ce la giochiamo con la Francia e con alcuni Paesi asiatici. Vincere un campionato italiano è più difficile che conquistare un Mondiale". 
Marco Giunio De Sanctis, presidente della Fib 
Sfatiamo un tabù: le bocce non sono uno sport per vecchi. 
"Ai massimi livelli si è competitivi fino a 50 anni in casi eccezionali, altrimenti il tramonto sportivo corrisponde più o meno a quello dei calciatori. I professionisti sono atleti al 100 per cento: spesso lasciano il lavoro, vengono pagati dalle federazioni e dagli sponsor, si allenano ogni giorno in palestra, vengono seguiti da un allenatore, un preparatore atletico e uno psicologo e sottoposti a controlli cardiologici ferrei. Ci si prepara molto sulla resistenza fisica e mentale. Una partita può durare fino a 10-12 ore, arco di tempo in cui si lancia una palla da un chilo, per tantissime volte, a circa 24-25 metri di distanza".  

Tra i suoi obiettivi, oltre alla crescita della parte prosfessionistica, c'è la promozione delle bocce a tutti i livelli.
"Per anni non abbiamo sfruttato i terreni da gioco vicini a molte stazioni ferroviarie e non abbiamo fatto affiliazioni con le centinaia di campi da gioco presenti negli stabilimenti balneari italiani. Ed  stato fatto poco lavoro nelle scuole, ma quello è un problema che riguarda lo sport italiano in generale. Lavorando con oculatezza su ciò che già c'è possiamo accrescere i nostri iscritti fino a un milionie. Chi di voi non ha giocato a bocce e non si è divertito?".

A livello paralimpico, invece, "la Boccia" è un'eccellenza.
"Partiamo da una bella notizia: l'Italia parteciperà alle Paralimpiadi di Tokyo del 2020, in cui la nostra disciplina partecipa con fini solo promozionali. La semplicità e l'accessibilità del gesto del lancio di una boccia permette a tutti di gareggiare, anche ai tetraplegici e a chi è colpito da distrofia. Per la sua universalità è uno sport che merita duqnue di avere più visibilità e ci impegneremo affinché si possano avvicinare amatori di qualsiasi età e capacità".
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